Anonymous contro la polizia italiana

Colpiti i server del Cnaipic (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche). Otto Gb di dati sottratti.

Ci sarebbero i server del Cnaipic (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) nel mirino dell’ultima azione dimostrativa degli hacker legati al gruppo Anonymous.

Secondo quanto pubblicato dagli stessi attivisti attraverso un comunicato apparso sia sul blog di Anonymous Italy sia su Twitter, l’azione avrebbe colpito i server della polizia italiana dai quali sarebbero stati sottratti documenti importanti che il gruppo intenderebbe utilizzare a riprova di abusi condotti dall’agenzia, così come dalle sue omologhe sul territorio europeo.

Il gruppo, che ha cominciato a diffondere una minima parte dei dati in suo possesso, minaccia di rendere pubblico tutto il materiale sottratto, oltre 8 Gb di dati, e dichiara che si tratterebbe di informazioni che confermerebbero attività spionistiche illegali sul ministero dei Trasporti e delle Comuinicazioni egiziano, sul ministero della Difesa australiano, su realtà russe che includono Atomstroyexport, Diaskan, Sibneft eGazprom. Ambasciate e consolati in Ucraina, la Exxon Mobil statunitense, così come il dipartimento americano per l’Agricoltura e numerosi studi legali sempre negli Stati Uniti.

Da parte delle autorità italiane non c’è al momento una conferma ufficiale dell’attacco ma è evidente che qualora fosse confermato, il rischio di divulgazione di informazioni critiche sarebbe molto elevato, dal momento che il Cnaipic si occupa, testualmente, ”della prevenzione e della repressione dei crimini informatici, di matrice comune, organizzata o terroristica, che hanno per obiettivo le infrastrutture informatizzate di natura critica e di rilevanza nazionale”.

Tra il materiale già circolante ci sarebbero informazioni riservate riguardanti il G8 di Genova, sul caso Madoff o ancora su compagnie petrolifere e colossi dell’energia.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome