Anfov: Telecom collabora per la rete Ngn

Aperto un tavolo di lavoro con gli altri operatori per esaminare la questione dal punto di vista tecnologico


Da uno Smau all’altro poco cambia per il Next generation network. E intanto un altro anno è passato. L’Anfov, associazione per la convergenza con il suo osservatorio Ngn fa il consueto punto della situazione per registrare che le poche novità che arrivano quasi tutte dalla politica. Negli ultimi 365 giorni infatti, il vertice di Telecom è cambiato e la società, rivela Achille De Tommaso presidente dell’Associazione, sul piano tecnologico appare più disponibile tanto che è stato aperto un tavolo di lavoro in Anfov con gli altri operatori.


D’altronde, insiste, la strategia dell’incumbent relativamente all’Ngn non può prescindere da quella degli altri operatori, anche se appare necessario un intervento dello Stato perché non si può aspettare dieci anni per costruire la rete, anzi. Siamo già in ritardo.


Di sicuro per ora ci sono gli ottocento milioni del governo e le nuove disposizioni che considerano la fibra ottica come opera di urbanizzazione primaria, la semplificazione delle procedure per l’avvio dei lavori e la possibilità di utilizzare i “canali” già esistenti per fare passare la fibra.


Altrettanto certa è la necessità della rete di nuova generazione, abilitatore di nuovi servizi, che permetterà agli operatori di diminuire i costi a fronte però di un investimento massiccio per il quale si è parlato di cifre fra gli otto e i quindici miliardi di euro.


Il problema, spiega Rinaldo Rinaldi di Italtel, è avvicinare il più possibile la fibra all’utente. Per questo Telecom ha in programma la fibra nelle case nelle grandi aree urbane, nel cabinet nelle zone più periferiche e fiber to Exchange più Adsl 2 nei piccoli comuni e tecnologie radio nelle aree montane. In più si potrebbe anche utilizzare quella fibra stesa tempo fa e che probabilmente ora giace inutilizzata. Ma manca una mappatura della fibra e soprattutto bisognerà decidere cosa fare in merito alla separazione della rete e poi capire le mosse di Telecom. Dopo un anno è sempre lì la chiave di tutto.

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