Anche Microsoft sostiene il peer-to-peer

Accanto al lancio di Visual Studio .Net e il .Net Framework, la casa di Redmond sta cercando di espandere l’utilizzo del peer-to-peer computing tramite i servizi Web basati su Xml.

Anche se Microsoft ha lanciato formalmente Visual Studio .Net e il .Net Framework la scorsa settimana, la società sta costruendo su queste tecnologie per sostenere il peer-to-peer computing attraverso iniziative separate, ma complementari, dette d’informatica partecipata e di applicazioni di smart-client.

Con tale iniziativa, la casa di Redmond sta cercando di espandere l’utilizzo del peer-to-peer computing tramite i servizi Web basati su Xml. La strategia della società prevede uno scenario di piattaforme neutrali, nelle quali ogni server, pc e dispositivo di rete potrà contribuire, secondo le proprie risorse disponibili, alla potenza complessiva della rete. Fa parte dell’iniziativa, anche una specifica che Microsoft ha sviluppato per permettere alle aziende di progettare servizi, basati su Web, alla stregua di ecosistemi, che possono rilevare la disponibilità dell’ampiezza di banda e delle risorse secondo le richieste particolari. Per il momento, la specifica permetterà ai sistemi di determinare quale ciclo d’elaborazione è disponibile e su quale macchina. Microsoft, però, non è l’unico grande vendor a muoversi verso l’informatica peer-to-peer: Sun Microsystems sta lavorando al proprio progetto open-source Jxta, definito dalla società come un linguaggio e un framework indipendente dal sistema operativo, per la costruzione di applicazioni peer-to-peer.

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