Analisti di mercato preannunciano tempi duri per Xbox

A pochi giorni dal suo rilascio ufficiale nel Nord America, la nuova console per video game creata da Microsoft potrebbe rivelarsi un’opportunità solo nel lungo periodo

Wall Street boccia Xbox di Microsoft.
Secondo
gli analisti di mercato la nuova console, a giorni sul
mercato statunitense, potrebbe far perdere alla società di Bill Gates
qualcosa come 1 milione di dollari prima del raggiungimento del break even
fissato per il 2004. Ma questo solo se il prodotto registrerà un ragionevole
successo di mercato.

Secondo Mary Meeker, analista di Morgan Stanley,
Xbox si troverà ragionevolmente ad affrontare una forte competizione nel breve
periodo, che solo nel lungo periodo potrebbe trasformarsi in
opportunità. L’ultimo ritrovato di casa Microsoft, che verrà lanciato
il prossimo 15 di novembre sul mercato nord americano, il prossimo
febbraio su quello giapponese, e un mese dopo su quello europeo, dovrà
vedersela con il rilascio – il 18 novembre sul mercato statunitense – di
GameCube, la nuova console firmata Nintendo.

Entrambe i prodotti si
troveranno a competere con PlayStation 2 di Sony, data dagli analisti di
mercato come vera dominatrice nelle vendite durante il prossimo periodo
natalizio.
Microsoft, che ha intenzione di investire 500 milioni di
dollari per supportare a livello marketing la propria creatura, commercializzerà
Xbox a un prezzo di 299 dollari, lo stesso adottato da Sony per PlayStation 2 e
di 100 dollari superiore rispetto a quanto richiesto per GameCube.


Il vero problema è che il costo di fabbricazione
stimato per ogni singola console Microsoft si aggira tra i 320 e i 400 dollari.
Secondo Henry Blodget, analista di Merrill Lynch, la produzione di ogni Xbox
costerà alla società di Bill Gates 375 dollari, con il risultato che entro i
prossimi tre anni Microsoft si troverà ad affrontare perdite per oltre due
miliardi di dollari. Una pratica questa in uso corrente nelle società che
producono game, solitamente disposte a vendere il proprio hardware in perdita
per i primi anni allo scopo di incoraggiare le vendite. I soldi – per così dire
– “buttati dalla finestra” sono solitamente fatti rientrare dalla porta
principale grazie alla vendita di software e
licenze.

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