Amd: con l’architettura x86 il datacenter va sul sicuro

Uno standard per la virtualizzazione e il cloud. Buono per l’Europa e per i 1.200 datacenter della Pa. Ne parliamo con Roberto Dognini.

Di recente Amd ha presentato i risultati di una ricerca sul cloud computing condotta su un campione di 1.500 tra Cio e It director a livello globale, da cui è emerso come i datacenter abbiano un ruolo sempre più strategico.

A Roberto Dognini, Senior Commercial Account Executive di Amd, chiediamo quanti sono i datacenter in Italia.
«Nella pubblica amministrazione italiana – ci dice – secondo un recente sondaggio citato da Digitpa ci sono oltre 1.200 datacenter. E nel settore privato sono sempre più numerose le aziende, anche di piccole dimensioni, che si appoggiano a un dipartimento It interno per affrontare le sfide del mercato. Partendo da questo presupposto possiamo dire che i datacenter in Italia sono numerosi, senza considerare il fenomeno dell’accesso a risorse esterne, in modalità cloud, che è in rapido aumento».

E chi sono i detentori dei datacenter a cui Amd si rivolge?

Amd ha una vasta gamma di soluzioni per il mercato dei server e collabora con i vendor e gli operatori di canale che operano in tutti i settori, dal pubblico al privato. I nostri partner lavorano con il nostro supporto per rispondere alle richieste di soluzioni e servizi da parte di tutti i detentori di datacenter in Italia, dai più piccoli fino ai più esigenti tra cui gli Internet service provider o le grandi multinazionali, presenti sul territorio italiano.

Oggi quali competenze professionali devono avere le aziende nel datacenter per fare private cloud?

Grazie alle moderne tecnologie di virtualizzazione offerte oggi dai principali player, nel mercato degli hypervisor come Vmware, Microsoft, Citrix, integrare un’infrastruttura It concepita come un private cloud è semplice e siamo convinti che sia già una realtà in molte aziende italiane. Per la pubblica amministrazione un fattore determinante nella scelta di investire nel private cloud è stata la decisione dell’Unione Europea di mettere tra le principali priorità per le aziende il cloud, proprio come uno dei requisiti fondamentali per creare nuove opportunità di business.

Qual é la tecnologia o la soluzione si cui il responsabile del datacenter deve pensare a investire nel breve periodo?

Ritengo che l’architettura x86, che rappresenta una soluzione sulla quale puntare per assicurare un funzionamento di livello superiore dell’infrastruttura, abbia raggiunto nel mercato dei server, un livello di varietà dell’offerta, competitività nelle prestazioni, ridotti consumi energetici, affidabilità dell’ecosistema software e servizi a corollario, rappresentando al contempo una sicurezza per un moderno ed efficiente datacenter. Inoltre Amd ha collaborato allo sviluppo introducendo, nel 2003, il primo set d’istruzioni a 64bit ed in seguito il primo processore multicore.

Si può abbinare al datacenter una misurazione di Roi?

Certo, esistono molteplici strumenti per l’analisi del Roi per gli investimenti fatti all’interno del datacenter che tengono in considerazione numerosi fattori fra i quali: risparmio energetico, occupazione di spazio, maggiori prestazioni, affidabilità, impatto sul business e altri strumenti.

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