Amd-Ati, via alla “Fusion”

Alla base degli sviluppi futuri ci sarà il progetto Fusion che porterà alla creazione di chip che integreranno Cpu e Gpu e scaleranno dai cellulari ai server. Phil Ester, Cto di Amd, ha sottolineato che sempre più attenzione sarà posta alle performance-per-watt

A ciascuno la sua Cpu, con integrato il processore grafico più adatto. Questa
in estrema sintesi l’evoluzione tecnologica del mercato della grafica per Pc che
individua per il breve-medio periodo Amd, mercato nel quale, grazie
all’acquisizione di Ati, Advanced Micro Devices intende rivestire un ruolo di
primo piano.
       
«Il nostro
obiettivo – ha affermato Phil Hester, corporate vice president e chief technology
officer – è di realizzare processori in grado di fornire le migliori prestazioni
possibili in termini di performance-per-watt. E questo non solo nel campo dei
personal computer ma anche dei telefoni cellulari, della Tv digitale e delle
console per videogame». Dalle parole di Ester risulta evidente come Amd intenda
avvalersi di Ati per estendere il raggio d’azione a settori sinora “inesplorati”
ma con elevati potenziali.
       
Per
raggiungere il predetto obiettivo, Amd e Ati riuniranno le loro competenze per
dar vita al progetto Fusion che porterà appunto alla realizzazione di processori
con un’architettura modulare. Questa integrerà su un unico die sia Cpu sia
Grphical Processing Unit (Gpu), e tali processori potranno scalare da telefoni
cellulari e computer palmari ai sistemi con prestazioni nell’ordine dei
petaFlops, come server e workstation. I primi prodotti Fusion dovrebbero
arrivare sul mercato entro la fine del 2008.


«Il futuro delle Gpu è diventare una sorta di coprocessore della Cpu – ha
sostenuto Bob Drebin, chief technology officer, Pc business group di Ati
Technologies -. Questo, sul versante consumer, si tradurrà nella nascita di
componenti capaci di effettuare il rendering con velocità nettamente superiori a
quelle attuali e a beneficiarne saranno soprattutto le applicazioni video e i
giochi. Sul fronte business, invece, la maggiore potenza verrà sfruttata per
avere simulazioni molto più rapide in settori come quello finanziario, medicale
o automobilistico, oppure per ottimizzare le ricerche in Internet o in grandi
database strutturati. Ma anche in applicazioni di calcolo intensivo come sono
quelle attualmente impiegate presso gli studi della casa cinematografica
Dreamworks, i quali usano Pc con processori Amd Opteron già da un paio di
anni».


L’arrivo dei prodotti Fusion non significa però la morte delle attuali schede
video. «Continueranno a esistere – ha precisato Hester – perché chi vorrà il
massimo della potenza, come i videogamer più accaniti, la potrà avere ancora
solo tramite prodotti dedicati, come sono appunto le grapich card stand alone».
Questi prodotti continueranno a essere commercializzati con il brand Ati. Non si
sa invece ancora quale sarà il nome che contraddistinguerà i chip
Fusion.
      

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