Ambizioni da Apple Expo per American Dataline

160 partecipanti a rappresentanza di oltre 700 negozi Apple Premium Reseller sparsi in tutta Europa nella due giorni organizzata da ADL presso la sede di H-Farm, in provincia di Treviso.

Dare vita a un nuovo appuntamento europeo dedicato ai rivenditori autorizzati Apple orfani, a partire dal 2009, di quell’Apple Expo che, inaugurato nel 1984 a Porte de Versailles, Parigi, oggi è solo un lontano ricordo.
Ci ha pensato ADL American Dataline, realtà che, specializzata fin dalla sua nascita avvenuta nel 1989 nella commercializzazione di accessori e periferiche per il mercato della Mela, ha messo a punto una due giorni raccogliendo a sé oltre 50 Apple Premium Reseller provenienti da 20 Paesi in tutta Europa, «Islanda compresa» ci spiega un Guido Borso, presidente di ADL American Dataline visibilmente orgoglioso.

Per loro, un’area espositiva organizzata presso la sede a Cà Tron di H-Farm, venture incubator di respiro internazionale nato in quella medesima provincia di Treviso da cui anche ADL proviene.


Tra best practice
e nuove opportunità di business
«La consapevolezza che crescite annue del 40% riportate nell’ultima decade non sono più contemplate in questo scenario di mercato – prosegue Borso –, ci ha convinto dell’opportunità di orchestrare un momento di incontro per favorire lo scambio di best practice e la realizzazione di merger come quello avvenuto nell’autunno del 2012 tra la milanese Ce Group e la torinese Rekordata e che, sotto l’insegna Juice, proprio lo scorso weekend ha visto l’inaugurazione a Genova del 14esimo punto vendita Apple Premium Reseller della neonata società».

Accade così che, sotto il segno della più classica delle tradizioni dell’azienda di Cupertino, ADL ha scelto di dare spazio ad alcuni dei brand più blasonati a listino dando mandato ai propri product manager e ai responsabili Emea inviati dai produttori per l’occasione di portare all’attenzione degli astanti il meglio delle propria tecnologia.

Attorno al mondo della Mela pazio al 3D printing
Stampa tridimensionale in primis, vera protagonista dell’evento organizzato a Roncade, nel mezzo della campagna trevigiana, accanto ai videoproiettori e alla gamma di stampanti fotografiche Epson, alle nuove cover Skech, agli immancabili accessori Aiino, all’ultima linea Mac firmata Western Digital, ai supporti per iPad Mophie fino all’esclusiva anteprima dei prodotti Sol Republic che, grazie a Jean-Ghislain Piérard, sales manager Emea del noto brand di cuffie, ha dato prova delle potenzialità della tecnologia Motorola applicata ai nuovi coloratissimi wireless speaker Deck.

È però grazie alla statunitense 3D Systems, vera protagonista dell’Apr European Meeting, che ADL ha aperto al mondo della “Cubo Experience” proponendo, con Cubify (nella foto), una ultra portable, plag and play 3D printer disponibile in 5 coloratissimi modelli e destinata ai mercati home, school e office.

«Proprio qui, presso la sede di H-Farm – ci spiega Borso –, con la piattaforma di crowdsourcing rappresentata da Desall, che attraverso contest di design connette aziende e privati attraverso una community mondiale di talenti creativi, è nata una partnership con Alessi per lo sviluppo di un sito dedicato in cui sarà possibile scaricare file contenenti gli oggetti del noto brand di Crusinallo di Omegna, sul lago d’Orta, per poi stamparli direttamente a casa propria in 3D».

Da qui a pensare a uno sviluppo che, al di là degli oggetti da casa, preveda la stampa tridimensionale in plastica biodegradabile o Abs di accessori e parti di ricambio degli elettrodomestici messi a disposizione dai produttori sui propri siti Internet a prezzi da app, il passo è breve.

«Nel caso di Cubify – è l’ulteriore puntualizzazione – parliamo di un prodotto sotto i 2mila euro il cui mercato deve ancora essere sviluppato ma che prevede utilizzi molteplici, specie presso realtà in cui i tempi e i costi di prototipazione rimangono aspetti business critical».
Per loro la proposta è di CubeX Duo, stampante 3D in grado di portare alla luce oggetti grandi come un pallone da basket lavorati assemblando fino a tre colori utili a realizzare prototipi più complessi.

Se il distributore ha l’occhio lungo
Organizzata attraverso una rete nazionale di agenti e merchandiser per servire
tutte le catene retail nazionali e internazionali della Gds e della Gdo, in poco meno di venticinque anni di attività, l’azienda di cui Claudio Silvestri è Chief operating officer, ha saputo sviluppare anche know how e competenze specifiche per il mondo degli etailer.

«Strutturati per business unit – ci spiega il manager di ADL – siamo distributori di Epson Grafica e commercializziamo in esclusiva con 12 agenti una linea di videoproiettori Epson per il mondo home cinema destinata a 90 rivenditori autorizzati in tutta Italia. Accanto alla divisione per il Retail, esiste poi una unit Dealer sia per il territorio nostrano sia per l’estero, per un totale di sette diverse lingue parlate».

Il tutto per un fiscal year 2013 chiuso lo scorso luglio con una crescita “one digit” a quota 61 milioni di dollari, l’apertura di un ufficio in Inghilterra e l’ingresso in azienda di 5 nuove persone assunte «che vanno ad aggiungersi – conclude Silvestri – alla cinquantina di dipendenti fissi che annoveriamo in azienda, ai 20 agenti per il mondo Retail, ai 12 per l’home cinema pocanzi citati e agli oltre 25 merchandiser in giro per tutta Italia».

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