Amazon non viene in Italia per colpa delle imprese

Il vero motivo della mancata apertura di una filiale italiana sarebbe da ricercarsi nell’inefficienza della catena distributiva, che non ha ancora adottato (almeno per quanto riguarda il mondo editoriale) in misura adeguata Edi e intranet

Amazon non viene in Italia perché gli italiani leggono poco, perché hanno
paura della carta di credito e comprano poco on line, o, addirittura, perché
qualcuno ha raccontato a Jeff Bezos che in Italia c’è il mostruoso articolo 18
che frena lo sviluppo delle imprese. Niente di tutto questo, la ragione è
un’altra e ci permette anche di comprendere come il canle informatico sia molto
più avanti rispetto ad altri settori industriali di questo Paese.
In una
interessante intervista pubblicata da .com, il quotidiano della comunicazione,
Diego Piacentini, braccio destro di Bezos, spiega che in Italia Amazon fattura
circa 16 milioni di dollari ma che nonostante questo il mercato della Penisola
continuerà a essere servito dall’Inghilterra e dagli Stati Uniti.
Il
vero problema dell’Italia
– spiega Piacentini – è l’inefficienza della
catena distributiva. In Inghilterra e Germania non facciamo più da almeno un
paio d’anni un singolo ordine agli editori o ai distributori di musica
manualmente. Tutto avviene attraverso sistemi Edi o intranet. In Italia non
esiste un editore che sia equipaggiato per rifornirci in questo modo. Gestendo i
processi manualmente sarebbe difficilissimo trovare quelle economie di scala che
permettono all’azienda di fare profitti
“. E alla domanda del giornalista
che gli chiede se Zivago.it (l’iniziativa di Feltrinelli-L’Espresso) si sia
scontrata con questo limite Piacentini risponde: “In gran parte credo di
“.
Dunque è l’arretratezza delle imprese e non il ritardo dei
consumatori a tenere il colosso dell’e-commerce fuori dall’Italia. Una
rivelazione che fa intravvedere spazi di mercato allettanti per quanto riguarda
soluzioni business to business e permette di riconoscere ai distributori
informatici, che grazie alle competenze che hanno in casa l’e-commerce lo
utilizzano a tempo, un ruolo guida nell’industria italiana.

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