All-in-one. La formula magica per la sicurezza

Inizialmente indirizzate alla Piccola e media impresa, le appliance hanno ormai esteso il proprio raggio d’azione, conquistando anche le grandi aziende. Leve di tanto successo, la facilità di amministrazione e la gestione trasparente dei costi.

A partire dal 2002 nel mercato delle soluzioni per la sicurezza si è imposta una formula magica, che consiste nell’integrare in un unico contenitore più funzioni di sicurezza. L’idea non è nuova, perché aveva già visto una sua prima concretizzazione negli anni 90 sotto il nome di appliance, un’apparecchiatura preconfigurata che può essere gestita a distanza. La novità degli ultimi diciotto mesi sta nel suo contenuto sempre più ampio e flessibile. Inizialmente, il dispositivo di sicurezza consisteva di un firewall accoppiato a una rete privata virtuale (Vpn). Anche se questa soluzione rappresenta ancora oggi l’85% del mercato, l’attuale posizione dominante è sempre più messa in discussione dalle soluzioni “tutto in uno”.


L’approccio multifunzione sembra talmente promettente che, secondo Idc, il mercato delle soluzioni per la sicurezza potrebbe superare il valore di quattro miliardi di dollari nel 2005.


Ma, per le imprese, cosa significa concentrare tutto in un contenitore?


I fornitori di tecnologia indicano nella facilità di amministrazione il principale atout. Normalmente l’amministratore del sistema di rilevamento delle intrusioni e quello dei firewall sono due persone distinte. La soluzione multifunzione risolve questo scoglio della gestione dei sistemi, riportando l’amministrazione delle diverse funzioni sotto uno strumento unico, con una soluzione che, però, non è sempre ideale. Il suo limite sta, infatti, nell’identificare chi deve gestire questa scatola di comando tuttofare all’interno delle organizzazioni in cui la struttura della sicurezza risulta complessa.

Uno strumento per le Pmi e i servizi gestiti a distanza


Inizialmente, la soluzione multifunzione è stata venduta alle Pmi, per le quali la concentrazione di più funzioni e un’amministrazione unificata procura sicuramente maggior beneficio d’uso.


Di recente, però, quasi tutti i fornitori di tecnologia per la sicurezza hanno aggiunto alla propria gamma anche modelli che gestiscono la ripartizione del carico, destinati, invece, ai grandi utenti. Eppure, i box multifunzione non sembrano dimensionati per rispondere alle richieste delle grandi organizzazioni, dal momento che un processore Asic (ovvero specializzato per un’attività) non è in grado di mantenere le proprie performance anche nelle attività per le quali non è stato programmato, mentre un processore qualsiasi farà fatica a moltiplicare le possibili attività.


In sostanza, il box dedicato diventa un collo di bottiglia e, malgrado le promesse dei forniori, sembra più ragionevole limitare l’indirizzamento di questi sistemi alle Pmi: una manna per gli attori dei servizi di sicurezza gestiti a distanza, che vedono in questa scatola magica un cavallo di Troia, carico di funzioni pronte a essere applicate a un gran numero di imprese.

Un mercato che sta sempre più consolidandosi


Il secondo punto a favore delle soluzioni multifunzione è la gestione trasparente dei costi. L’accumulo di soluzioni eterogenee, provenienti da diversi fornitori, pone, infatti, un problema di amministrazione in termini di gestione dei costi di acquisizione, supporto e manutenzione. Tutto questo appesantisce il budget della sicurezza, un argomento al quale le Pmi sono molto sensibili, soprattutto perché raramente dispongono al proprio interno di competenze dedicate, sufficienti per operare una scelta pertinente di soluzioni eterogenee che gestirebbero con enormi difficoltà. Le soluzioni multifunzione toglierebbero queste preoccupazioni.


Ma allora, questa scatola nera rappresenta la soluzione ideale? In realtà i pareri sono contrastanti. Secondo alcuni fino a che gli editori continueranno ad aggiungere funzioni tramite terze parti, le imprese dovranno essere prudenti. Altri, invece, vedono un segno di continuità nell’anzianità e nel consolidamento del mercato. L’idea di un box multifunzione, infatti, non è nuova. Check Point Software ha da tempo una soluzione di questo tipo, anche se oggi il mercato sta spingendo su nuove funzionalità, una direzione intrapresa da Internet Security Systems con l’acquisizione di Cobion.

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