Alimentatori addio, la ricarica si fa wireless

Arriva in Italia un prodotto di grande distribuzione che semplifica la ricarica di smartphone ed iPod. Non è il primo, ma forse è la volta buona.

Entrare in casa propria o altrui e ricaricare il telefonino semplicemente poggiandolo su una superficie apposita, anche all’estero, senza adattatori né alimentatori.
Un sogno? No, una realtà che sta sempre più diffondendosi sul mercato grazie a dispositivi opportuni. Ora anche Duracell propone in Italia un dispositivo di ricarica semplificato per piccoli dispositivi digitali: myGrid è il tappetino che può ricaricare contemporaneamente fino a 4 device. E’ compatibile con la maggior parte dei marchi e dei modelli Blackberry, Apple, Nokia e più in generale con la maggior parte dei prodotti dotati di una porta mini o micro Usb. Basta applicare al device un accessorio di carica (clip o sleeve) per catturare la carica irradiata dal tappetino.
Duracell myGrid è sicuro, in quanto l’intera superficie è dotata di una speciale protezione da sovraccarico e da corto circuito. Si spegne quando i dispositivi sono completamente carichi ed è alimentato da un adattatore qualificato Energy Star.
Il tappetino è disponibile negli ipermercati e negozi di elettrodomestici su tutto il territorio nazionale al prezzo suggerito di € 79,99, al quale vanno aggiunti gli accessori, uno per ciascun dispositivo compatibile, in vendita separatamente a un prezzo suggerito di € 29,99.

Le piastre di Tesla
La tecnologia dietro questi dispositivi è tutt’altro che rivoluzionaria. Ben nota ai padri dell’elettromagnetismo e della radio da Faraday a Tesla, ha sempre trovato limitate applicazioni più nel nome del protezionismo che in quello della praticità: bloccare i dispositivi ad alimentazioni o cariche regolate dal costruttore ha conseguenze importanti sul ciclo di vita degli apparati.
Laddove non c’è necessità protezionistica, però, l’alimentazione per induzione funziona senza che nessuno se ne stupisca: tutte le carte di credito e bancomat con il chip, i telepass e tutti gli Rfid passivi funzionano così e nessuno se ne accorge.
Semplificare la ricarica è assai ragionevole, come lo sarebbe eliminare il costo del roaming a favore di un più ampio traffico. Oggi una nuova semplificazione viene dai dispositivi di ricezione della carica da applicare ai device da ricaricare, sufficientemente piccoli e comodi da dimostrare che possono essere inseriti direttamente nel device, predisponendoli alla ricarica ibrida.

Pericoli e politiche
Ovviamente la trasmissione di corrente tramite onde radio è potenzialmente pericolosa per la salute umana, in particolare quella dei bambini. Questi tappetini in realtà non irradiano a grande distanza, solo qualche centimetro, per cui basta renderli difficili da raggiungere e tutto va a posto.
Certo oggi il numero di dispositivi caricabili è ancora limitato, raggiungendo gli smartphone ma non gli iPad (almeno per ora) né i portatili, ma questa è una scelta poco tecnologica (il sistema non è veloce) e molto politica. Anche il prezzo consigliato è al momento abbastanza alto da costituire una barriera per il grande pubblico, ma anche in questo caso la scelta sembra dettata dal desiderio di verificare su un certo numero di utenti di tutto il mondo cosa accade nel ciclo di vita di un prodotto comunque innovativo.

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