Alessandro Cattani (Esprinet) eletto membro nel comitato esecutivo del Gtdc

Per la prima volta il Global Technology Distribution Council allarga a distributori del Vecchio Continente la presenza nel proprio executive commitee.

Barcellona – Arriva durante la sesta edizione del Canalys Channel Forum 2013 la nomina di Alessandro Cattani (nella foto), amministratore delegato di Esprinet, come nuovo membro esecutivo nel comitato del Gtdc, quello stesso Global Technology Distribution Council finora appannaggio nelle posizioni di committee membership di distributori made in Usa.

Accanto al nome di Cattani, come nuovo vice chairman del Consiglio compare ora anche quello del Ceo di Westcon, Dean Douglas, ma la vera novità consiste nell’osservare l’apertura a distributori del Vecchio Continente in rappresentanza anche delle istanze della distribuzione europea in un consesso mondiale.

«Il Global Technology Distributor Council – ci spiega Cattani – è un organo che, da sempre, prevede al suo interno un board dove siedono tutti i rappresentanti dei distributori che ne fanno parte. L’executive commitee prevede per statuto la presenza di Tech Data e Ingram Micro e, a rotazione, di realtà che rappresentano il resto del mondo della distribuzione. Questa apertura alla parte europea di questo mondo non può che essere un segnale positivo».

Intanto, per il numero uno di Esprinet, «la buona notizia è che la macro economia e le evoluzioni cui stiamo assistendo stanno dando timidi segnali di stabilizzazione, almeno per il Sud Europa. A livello di macro trend – continua –, stiamo assistendo a un ribilanciamento dei pesi delle diverse categorie merceologiche all’interno del portafoglio It e consumer electronics nel suo complesso».

Qualora non fosse ancora chiaro a qualcuno, «il pc nelle sue declinazioni tradizionali perde peso a favore dei tablet ma una serie di nuovi fenomeni si stanno affermando e ci aspettiamo porteranno a modificare alcune logiche distributive».

Nel mondo datacenter, infine, cresce il peso delle soluzioni cloud per centri dati «tanto che nel tempo – conferma Cattani – pensiamo che si venderanno un po’ meno pezzi di ferro per costruire datacenter e un po’ più connessioni cloud per datacenter».

In un siffatto panorama, è indubbio che «i distributori stanno costruendo un proprio ruolo di aggregatore di pezzi di soluzioni cloud, oltre a ricoprire il proprio tradizionale ruolo di fornitori di soluzioni più tangibili».

Pensando al futuro e a quel pezzo di datacenter che non sarà più fisico ma sarà erogato in cloud, Cattani conferma uno scenario all’interno del quale «sarà il sistema informativo dei distributori, non più il magazzino fisico, a spostare i bit delle licenze piuttosto che il billing dell’utilizzo di servizi erogati da terzi. Rispetto al passato, però, il distributore specializzato in un unico ruolo non sarà più possibile. Il mercato si sta, infatti, segmentando in base ai bisogni di consumatori sempre più sofisticati e in cerca di distributori specializzati in vari ambiti e settori, come quello Smb, del Retail o dei prodotti per datacenter fisici o soluzioni cloud».

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