Alcatel e Corning unite dai tagli

In gioco è il posto di 3.500 dipendenti. Ma il licenziamento sembra essere l’unica risposta al rallentamento che ha colpito la domanda del mercato.

Ancora una volta la causa è il
crollo della domanda del mercato dei dispositivi cellulari.
Ancora una volta
la risposta dei produttori è la riduzione del personale.
La scena è la stessa
ormai da mesi, ma questa volta i protagonisti di turno sono Alcatel e Corning,
società attiva nel mercato delle fibre
ottiche. Entrambi stanno lasciando a casa qualcosa come 3.500 dipendenti: 2.500
provengono dagli stabilimenti statunitensi di Alcatel, che porta così a
circa 4.700 il numero dei posti tagliati dall’inizio di quest’anno. Circa 800 saranno effettuati
presso l’headquarter in Plano, vicino a Dallas, in Texax, dove lavorano circa
7mila persone. Altri 700 licenziamenti saranno invece attuati presso lo
stabilimento di Raleigh, nel Nord Carolina. 100 saranno
effettuati nello stabilimento di Chantilly, in Virginia, dove lavorano in
400, e i rimanenti 900 saranno attuati negli stabilimenti sparsi per gli
States.
Prima dell’annuncio dei nuovi tagli al personale, le azioni Alcatel
perdevano 27 centesimi su 16,25 dollari per azione.
La corsa per restare
competitivi costerà anche la chiusura della divisione dedicata alle tecnologie
fotoniche di Corning, mentre è a rischio anche lo stabilimento inaugurato circa
un anno fa in Pennsylvania e quello del New Hampshire che non è ancora stato
aperto.
I mille licenziamenti previsti dalla società dovranno essere portati
a termine entro la fine dell’anno. Salgono così a 5.900 i dipendenti licenziati
da Corning, una cifra pari al 15% dell’intero staff del 2001. Di questi, 3.500
lavorano all’interno della divisione che verrà
dismessa.

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