Albacom pronta a sfidare Telecom sulla telefonia fissa

Prendera il via dal primo luglio l’offerta del primo, vero concorrente del fornitore pubblico di telecomunicazioni su scala nazionale. Resta il solo dubbio delle tariffe, che dipendono in parte dai costi di interconnessione che Telecom deve ancora fissare

é tutto pronto, in Albacom, per offrire il servizio di telefonia fissa all
e
aziende italiane, ovunque esse si trovino. Dal primo luglio, secondo il
programma illustrato di recente dall’amministratore delegato Giuliano
Venturi, prenderà il via la nuova offerta, che sfrutta la rete in fibra
ottica e ponti radio "ereditata" da Eni, socio della società accanto a
British Telecom, Banca Nazionale del lavoro e Mediaset. Analogamente alla
concorrente Infostrada, Albacom ha già completato la fase di test per
l’interconnessione della rete proprietaria con quella di Telecom Italia,
verificandone la compatibilità tecnica a livello di protocolli di
comunicazione. Il "gestore alternativo" potrà così offrire il servizio
utilizzando la propria rete e quella dell’ex-monopolista, creando il mix
volta per volta in funzione della convenienza economica e garantendo ai
clienti una copertura al 100% del territorio nazionale. Una situazione
analoga a quanto avvenne, all’inizio, con i gestori radiomobili Omnitel e
Tim.
"Con l’interconnessione il nostro network alternativo diventerà
realmente pubblico, cioè aperto a tutti
– ha sottolineato Venturi –
e noi saremo più indipendenti. I prezzi dei servizi scenderanno, ma
bisognerà garantire ai clienti una qualità elevata. La nostra offerta
è
stata disegnata in quest’ottica, con un approccio che indirizza sette fasce
di mercato differenti
". Il programma di investimenti per il
potenziamento della rete riguarda anche i collegamenti internazionali, con
l’apertura di un Pop (Point Of Presence) a Roma, che si affianca a quello
di Milano, per il collegamento alla rete Bt, e connessioni dirette da
entrambi i nodi con Francoforte e Londra.
Ma sul cammino dei nuovi gestori di telecomunicazione c’è ancora un grosso
ostacolo da superare, quello del decreto che fissa le tariffe di
interconnessione, che, ricordiamo, sono i "prezzi" del traffico che Telecom
Italia sarà obbligata ad applicare ai propri concorrenti quando utilizzano
la sua rete. I ritardi della burocrazia, infatti, si accumulano, e
rischiano di mettere in discussione la data del primo luglio fissata per il
lancio del servizio. Ritardi, che, peraltro, coinvolgono anche la nuova
Authority di settore, con sede a Napoli, che non ha ancora preso il via. La
liberalizzazione, che doveva iniziare dal primo gennaio, di fatto non si è
ancora delineata con chiarezza. "Attendiamo il listino a giorni – h
a
affermato Venturi – non capisco come mai non sia ancora pronto. Se
vogliamo evitare il Far West, ci devono essere regole più chiare e uguali
per tutti. Abbiamo avuto la licenza, ma non serve a niente senza il
listino"
.
Tra breve Albacom definirà anche una strategia per il mercato residenziale
,
ma Venturi ha già anticipato qualche dettaglio. Albacom avvierà una
sperimentazione con 500 famiglie e ha già selezionato 20 città su cui
concentrare l’attenzione almeno all’inizio. "Di queste – ha rivelat
o
il manager – credo che almeno 7 saranno cablate, utilizzando la fibra
ottica o collegamenti in ponte radio"
.

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