Al via la nuova politica per le licenze Microsoft, ma partono anche le polemiche

Secondo gli analisti di Gartner, la nuova policy per il licensing penalizza le aziende, in qualche caso obbligate a continui e comunque costosi upgrade

La data fissata è il prossimo 1° ottobre. Da quel momento Microsoft dovrebbe cambiare in modo radicale la propria policy delle licenze verso i large account in una modalità che, a detta di Gartner Group, rischia di portare a incrementi fra il 33 e il 107% nei prezzi dei contratti di acquisto di prodotti quali Office Xp o Windows 2000.

Un caso per tutti? Molti clienti si vedranno costretti ad acquistare nuove versioni di Office persino per prendere parte al nuovo “licensing program”.

Immediate le polemiche, sia da parte degli analisti di mercato sia da parte dei clienti, che vedono la nuova politica del gigante di Redmond l’ennesima dimostrazione del fatto che, con una share superiore al 90% sia nel segmento sistemi operativi, sia nell’area office productivity, Microsoft ha molta più libertà di azione di quanta non ne avrebbe in un mercato molto più competitivo.
Ma non è tutto.

Con l’eliminazione di alcune opzioni, sembra che, sempre nel quadro dei contratti di licenza multipli, gli upgrade non siano discrezionali, ma siano cadenzati in base a quanto stabilito da onerosi contratti di maintenance stilati dalla stessa Microsoft.

Va detto che la nuova policy è risultata impopolare fin dall’inizio, dal momento che Microsoft di fatto ha eliminato alcune delle modalità più semplici con le quali era possibile acquistare nuovo software. Nella sostanza, fino al 30 settembre, le società che sono entrate a far parte del programma di acquisto in volumi possono acquistare gli upgrade sia attraverso il programma “Upgrade Advantage”, sia attraverso dei programmi di Upgrade specifici. Ora, dal 1° ottobre, queste modalità non sono più in vigore, sostituite da un programma denominato “Software Assurance”, che impone il pagamento di una quota annuale, oppure il pagamento a prezzo pieno degli upgrade.
Per di più, per prendere parte a “Software Assurance” i clienti devono essere in possesso dell’ultima versione del programma. Nel caso specifico, chi aderirà al programma avrà tempo fino al prossimo 28 febbraio per passare a Office Xp.

Secondo Gartner, le medie aziende, che in genere si trovavano ad affrontare un upgrade del loro software a cadenza triennale, con il nuovo metodo pagheranno tra il 33 e il 77% in più rispetto al passato. Nel caso di upgrade quadriennali, l’incidenza è tra il 68 e il 107% superiore.

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