Al via i contributi del Riditt per la diffusione della tecnologia

Vanno presentate entro il 26 aprile 2010 le domande per accedere ai finanziamenti previsti per progetti diretti alla promozione e alla diffusione di tecnologie presso le piccole e medie imprese e alla creazione di nuova imprenditorialità nei settori ad alta tecnologia, nell’ambito del programma Ridi

Con decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 22 dicembre 2009 (Gu 25 gennaio 2010, n. 19) è stato dato il via alla presentazione dei progetti diretti alla promozione e alla diffusione di tecnologie presso le piccole e medie imprese (Pmi), nonché alla creazione di nuova imprenditorialità nei settori ad alta tecnologia. Si tratta delle azioni finanziabili nell’ambito del programma Riditt (Rete Italiana per la diffusione dell’innovazione e il trasferimento tecnologico alle Imprese), avviato dall’Ipi (istituto per la promozione industriale).

La somma complessivamente disponibile, pari a 12,5 milioni di euro a valere sul Fondo Fas (Fondo aree sottoutilizzate) annualità 2005, è destinata al raggiungimento delle seguenti finalità:
• diffondere alle imprese di minore dimensione (Pmi), localizzate nelle aree sottoutilizzate del Paese, le tecnologie già sviluppate nell’ambito della ricerca pubblica;
• promuovere, nelle aree sottoutilizzate del Paese, la nascita di nuove imprese ad alta tecnologia basate sui risultati della ricerca pubblica;
• favorire, intorno alle università e ai centri di ricerca pubblici, le aggregazioni di associazioni imprenditoriali ed altre strutture senza fini di lucro impegnate nella promozione dell’innovazione, nel trasferimento tecnologico e nella creazione di impresa;
• facilitare la specializzazione del sistema innovativo nazionale attorno a cluster raggruppati per area tecnologica di riferimento;
• allineare le metodologie di trasferimento tecnologico e di creazione di impresa ad alta tecnologia condotte nelle aree sottoutilizzate del Paese alle migliori pratiche svolte a livello nazionale ed internazionale.

Soggetti beneficiari
I progetti devono essere presentati da raggruppamenti di proponenti che dispongano, entro la scadenza del bando, di una o più unità locali idonee e adeguate ubicate nelle aree sottoutilizzate del territorio nazionale. In tali aree dovrà essere sostenuto almeno il 75% dei costi inerenti le attività progettuali.
Al riguardo, si specifica che essendo le risorse utilizzabili provenienti dal Fas 2005, le aree sottoutilizzate valide ai fini del programma sono individuate in relazione al periodo di programmazione dei Fondi Strutturali 2000-2006. Pertanto, i territori di applicazione, definiti ai sensi dell’art. 27, comma 16, della legge 22 dicembre 1999, n. 488, sono rappresentati dalle aree individuate dalla Commissione europea come assimilabili agli interventi dei fondi strutturali, obiettivi 1 e 2, quelle ammesse al sostegno transitorio a titolo degli obiettivi 1 e 2 (ivi compresi i territori già obiettivo 5b) e quelle rientranti nella fattispecie di cui all’art. 87.3.c) del Trattato sull’Unione Europea, nonché la regione Abruzzo, ferme restando le limitazioni previste dalla normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato.
Elemento caratterizzante la misura agevolativa è che i proponenti devono essere raggruppamenti costituiti da almeno tre soggetti, tra i quali siano presenti:
– in qualità di capofila, almeno un’università o un ente o centro di ricerca pubblico, specializzato sulle tecnologie che si intendono trasferire e che svolga il ruolo di capofila;
– almeno un’associazione imprenditoriale senza fini di lucro.
Possono far parte del raggruppamento anche altri organismi, come le Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura e i soggetti senza fini di lucro, di natura pubblica, privata o mista, che abbiano per scopo e/o oggetto sociale (chiaramente indicati nello statuto e/o atto costitutivo) lo svolgimento di attività per l’innovazione, per il trasferimento tecnologico e/o per la creazione di impresa. Tali organismi, in sostanza, contribuiranno a facilitare il processo di diffusione delle tecnologie e di creazione di impresa.
In caso di aggiudicazione delle agevolazioni, il raggruppamento beneficiario dovrà essere costituito sotto forma di associazione temporanea di scopo (Ats).

Attività e spese agevolabili
I programmi di spesa dovranno riguardare le tecnologie ricomprese in una delle dieci aree elencate dal bando:
1. Tecnologie dei materiali avanzati, micro e nanotecnologie;
2. Tecnologie chimiche e separative;
3. Biotecnologie;
4. Tecnologie meccaniche e della produzione industriale;
5. Tecnologie per l’automazione e sensoristica;
6. Tecnologie elettriche, elettroniche ed elettro-ottiche;
7. Tecnologie per l’informatica e le telecomunicazioni;
8. Tecnologie organizzativo-gestionali;
9. Tecnologie ambientali;
10. Tecnologie energetiche.

Nell’ambito dei comparti agevolabili, i progetti devono prevedere tutte e tre le attività ammissibili a contributo (v. tavola sotto):
A. attività di studio ed analisi;
B. attività di promozione, diffusione e dimostrazione;
C. attività di sostegno alla creazione di nuove imprese ad alta tecnologia.
Ciascun progetto dovrà avere un costo complessivo compreso tra 1 milione e 2 milioni di euro e una durata almeno pari a 12 mesi e non superiore a 24 mesi.

Attività finanziabili
Ambiti di intervento Descrizione Esempi di attività finanziabili
Attività di studio e analisi Attività finalizzate ad analizzare le potenzialità di valorizzazione dei risultati della ricerca da attuare attraverso il trasferimento tecnologico e/o la creazione di impresa ad alta tecnologia

·         strutturazione del portafoglio di offerta di tecnologie;

·         realizzazione di studi preliminari orientati ad identificare i bisogni di innovazione di carattere collettivo relativi ad interi settori, comparti, distretti industriali, distretti tecnologici;

·         individuazione dei modelli più adeguati a valorizzare le singole tecnologie offerte, attraverso cessione di licenze, oppure spin off , oppure contratti di ricerca, ecc.;

·         valutazione dei costi connessi al trasferimento delle tecnologie individuate, alla cessione di licenze, alla creazione di impresa;

realizzazione di programmi formativi e seminariali rivolti ai componenti del raggruppamento per favorire la condivisione delle metodologie e il rafforzamento delle capacità di trasferimento tecnologico e creazione di impresa.

Attività di promozione, diffusione e dimostrazione

Attività finalizzate a promuovere le tecnologie che si intendono trasferire al più ampio numero di Pmi, attraverso azioni di promozione, diffusione e dimostrazione

·         Elaborazione del piano di comunicazione in termini di: canali di diffusione, strumenti necessari e collaborazioni da attivare con partner nazionali ed internazionali;

·         realizzazione di cataloghi dell’offerta tecnologica (applicazioni, competenze disponibili, servizi offerti, ecc.) anche attraverso siti web dedicati;

·         realizzazione di eventi, workshop, seminari, focus group, per favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta delle tecnologie da trasferire;

·         realizzazione di audit tecnologici presso campioni di imprese al fine di verificare le potenzialità di applicazione delle tecnologie individuate;

·         realizzazione e/o adattamento di prototipi, modelli di simulazione e/o impianti pilota dimostrativi delle tecnologie da trasferire;

esecuzione di prove e/o test di laboratorio preliminari dimostrativi della applicabilità della tecnologia da trasferire.

Attività di sostegno alla creazione di nuove imprese ad alta tecnologia Attività finalizzate a supportare la creazione di nuove imprese, nell’area tecnologica di riferimento

·         Tutoraggio per la redazione di studi di fattibilità tecnico-economica dei progetti di nuova impresa;

·         consulenza tecnica, gestionale e legale per la messa a punto di business plan relativi alle costituende imprese;

·         supporto all’accompagnamento al venture capital e all’investimento informale in capitale di rischio per le costituende imprese;

·         assistenza alla individuazione e al reperimento di competenze critiche, tecnologie complementari e alla gestione e valorizzazione della proprietà intellettuale e degli asset intangibili sia per le costituende che per le giovani imprese;

·         realizzazione di laboratori comuni, con esclusione delle opere murarie ed impiantistiche, all’interno delle aree a disposizione per l’incubazione da mettere a disposizione delle costituende  imprese;

messa a disposizione di spazi attrezzati comuni, di laboratori ed attrezzature tecnico-scientifiche per le costituende imprese.

Sono finanziabili le spese sostenute direttamente dai partecipanti del raggruppamento, successivamente alla data di stipula della convenzione tra l’Ats aggiudicataria e il Ministero dello Sviluppo, riguardanti:
• il personale interno al raggruppamento impiegato nel progetto;
• le attrezzature nuove di fabbrica, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzate per il progetto di ricerca e sviluppo, nel limite delle quote di ammortamento fiscali ordinarie;
• i servizi (prestazioni di terzi estranei al raggruppamento);
• spese generali nella misura massima del 25% del costo del personale interno impiegato nel progetto.
L’Iva non è ammissibile, salvo il caso in cui la stessa risulta, ai sensi della vigente normativa, non detraibile per il raggruppamento beneficiario.

Contributo erogabile
L’agevolazione erogabile per ciascun progetto consiste in un contributo alla spesa nella misura del 50% dell’investimento complessivo. Considerando la soglia massima di spesa ammissibile, il contributo concedibile non potrà superare l’importo di 1 milione di euro.
All’atto della stipula della Convenzione, che regola i rapporti tra il Ministero dello Sviluppo Economico e i raggruppamenti aggiudicatari, è versato un acconto pari al 15% dello stanziamento, previa presentazione di idonea fideiussione bancaria o polizza fideiussoria di uguale importo e approvazione del piano esecutivo del progetto.
Seguono i pagamenti intermedi, che saranno fissati nel numero e nei tempi sulla base dell’attuazione del progetto. Le tranche di contributo saranno, in particolare, corrisposte sulla base delle relazioni di Sal e del rendiconto delle spese effettivamente sostenute e documentate. Il Ministero provvede all’effettuazione dei pagamenti intermedi entro un termine non superiore a sessanta giorni dal ricevimento della domanda di erogazione.
La somma dei pagamenti in acconto e dei pagamenti intermedi non può superare il 90% del totale delle risorse stanziate per ciascun progetto. Il pagamento a saldo è corrisposto a seguito di presentazione da parte del raggruppamento e successiva approvazione del Ministero dello Sviluppo Economico del rapporto finale dei lavori e del relativo rendiconto delle spese, che dovranno essere presentati entro 90 giorni dall’ultimazione del progetto.

Procedura
Le domande di contributo potranno essere presentate entro il 26 aprile 2010, esclusivamente a mezzo Raccomandata A./R., al Ministero dello Sviluppo economico – Direzione Generale per l’incentivazione delle attività imprenditoriali (Dgiai).
Alla domanda dovranno essere allegati, in conformità agli schemi approvati dal bando, il progetto, la presentazione del raggruppamento proponente, i curriculum vitae dei componenti del gruppo di lavoro, le dichiarazioni specificamente richieste. Tutta la documentazione deve essere, inoltre, prodotta in duplice copia su supporto informatico (Cd-Rom).
I progetti saranno valutati dal Ministero dello Sviluppo economico – Direzione per l’incentivazione delle attività imprenditoriali – avvalendosi della Commissione Tecnica di Coordinamento del programma Riditt (istituita ai sensi dell’art. 7 del decreto del 14 settembre 2006), nonché di specifici gruppi di lavoro costituiti da esperti nelle diverse discipline scientifiche, selezionati nell’ambito dell’apposito Albo degli esperti in innovazione tecnologica. Per l’attività istruttoria è prevista anche la collaborazione dell’Ipi.
Entro 90 giorni dalla scadenza del termine finale di presentazione delle domande, il Ministero dello Sviluppo Economico, a seguito del parere espresso dalla Commissione tecnica, redige una graduatoria complessiva di merito dei progetti ammessi, sulla base dei criteri di valutazione relativi alla qualità del progetto e alla qualità del raggruppamento proponente (v. tavola sotto). Per ognuna delle dieci aree tecnologiche sarà finanziato il primo progetto in graduatoria. Le restanti risorse saranno assegnate scorrendo la graduatoria complessiva di merito in ordine decrescente.

Criteri di valutazione delle proposte progettuali

Qualità del progetto

 (max 60 punti)

·         Grado di coerenza dell’iniziativa proposta con le finalità del programma (da 0 a 10 punti);

·         rilevanza dell’impatto e fattibilità dei risultati attesi delle attività finanziabili con particolare riferimento alle modalità previste per assicurare il più ampio coinvolgimento delle Pmi e dei ricercatori alle attività di promozione, diffusione e dimostrazione delle tecnologie (da 0 a 10 punti);

·         equilibrio nella ripartizione dei costi tra i 3 ambiti di attività finanziabili (da 0 a 5 punti);

·         equilibrio, coerenza e complementarietà della composizione del raggruppamento e della ripartizione dei ruoli (da 0 a 5 punti);

·         completezza del piano di progetto in termini di fasi e tempistica previsti e della struttura organizzativa dedicata alla sua realizzazione (da 0 a 10 punti);

·         competenze ed esperienze del gruppo di lavoro coinvolto nella realizzazione del progetto (da 0 a 10 punti).

·         sinergia del progetto proposto con altre iniziative analoghe di trasferimento tecnologico e creazione di impresa condotte dai partner del raggruppamento negli ultimi tre anni (da 0 a 5 punti);

sostenibilità dell’iniziativa nel tempo, per la prosecuzione delle attività anche dopo la conclusione del progetto (da 0 a 5 punti).

Qualità raggruppamento proponente

(max 40 punti)

·         Specializzazione dell’Università o dell’Ente di ricerca o del Centro di ricerca pubblico, capofila del progetto:

 

          numero di pubblicazioni sulla tecnologia oggetto della proposta progettuale nel triennio 2006-2008 (da 0 a 5 punti);

          numero di brevetti depositati nel quinquennio 2004-2008 (da 0 a 5 punti);

          importo complessivo dei contratti stipulati con Pmi (commesse di ricerca, contratti di licenza, ecc.) nel triennio 2006-2008 (da 0 a 5 punti);

          numero di nuove imprese spin-off create negli ultimi 10 anni (da 0 a 5 punti).

 

·         Esperienza dell’Associazione imprenditoriale nella realizzazione di interventi di innovazione, trasferimento tecnologico e creazione di impresa, in base al volume finanziario delle iniziative realizzate nel triennio 2006-2008 (da 0 a 10 punti);

Esperienza complessiva degli altri partner del progetto nella realizzazione di interventi di innovazione, trasferimento tecnologico e creazione di impresa, in base al volume finanziario delle iniziative complessivamente realizzate nel triennio 2006-2008 (da 0 a 10 punti).

Per maggiori informazioni: Finanziamenti e Credito, Novecento Media

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome