Al recupero crediti all’estero ci pensa Invenium

Capace di operare in 115 paesi, il network di esperti legali internazionali è in grado di gestire direttamente il rapporto con i debitori sia in fase di contatto sia in quella di trattativa senza aggravare il creditore di costi aggiuntivi.

Uno dei problemi che spesso affliggono
le piccole e medie imprese è portare a termine in modo efficace ed efficiente
le operazioni di recupero crediti. Problema che diventa ancor più complicato
quando il credito è all’estero. Ed è proprio per aiutare le aziende a far
fronte a questo tipo di esigenze che è nato Invenium, il primo network di esperti legali internazionali nel recupero
dei crediti all’estero.

Il gruppo agisce come mediatore nel risolvere le
controversie tra società operanti in paesi diversi. In effetti,
l’internazionalizzazione può rappresentare una strategia vincente per liberarsi
dalla stagnazione del mercato locale, ma espone inevitabilmente a più alti
rischi di insolvenza. Il fattore critico di questa scelta consiste
principalmente nell’addentrarsi in un groviglio di leggi e norme difficilmente
accessibili sia per le aree geografiche a elevato “rischio Paese” sia per
quelle culturalmente più vicine. Invenium si fa carico di sbrogliare questa
intricata matassa.

Fondata negli anni ’60 e trasformata nell’attuale
struttura, Invenium fa
affidamento su una rete di studi legali con copertura oggi in 115 paesi. Dalla
Repubblica Ceca alla Tunisia, dall’Arabia Saudita alla Spagna, dal Venezuela al
Marocco, il network è in grado di gestire direttamente il rapporto con i
debitori sia in fase di contatto sia in quella di trattativa, cercando di individuare
ogni possibile soluzione stragiudiziale al fine di evitare azioni legali dai
costi esorbitanti e senza pregiudicare possibili rapporti futuri tra il
creditore e il debitore inadempiente. La propria rete delocalizzata, permette a
Invenium di non proporre al creditore costi aggiuntivi e di ottenere una
remunerazione percentuale legata prevalentemente ai risultati.

In questo senso, il gruppo predilige il ricorso
alla metodologia ADR (Alternative
Dispute Resolution) orientata alla risoluzione amichevole e stragiudiziale del
contenzioso attraverso la stesura di accordi e di piani di rientro garantiti.

Da sottolineare che Invenium è disposto a
condividere col cliente una parte dei rischi economici provenienti dalla
controversia. Lo fa attraverso il third
party funding, pratica che arriva dal mercato anglosassone e che
consiste nell’investire nelle controversie giuridiche. Invenium arriva a
finanziare parte delle spese legali o para-legali delle parti coinvolte (fino
al 50%).

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