Akamai: il traffico di rete è più mobile

Luca Collacciani fa luce sulle implicazioni per le aziende derivanti dall’accesso alla rete da dispositivi mobili. Prestazioni di rete e soddisfazione dell’utente vanno di pari passo. I metodi per tenerle sotto controllo.

Secondo l’ultimo Rapporto sullo Stato di Internet di Akamai, il terzo trimestre 2013 ha registrato una velocità media di connessione mobile tra i 9.5 Mbps e gli 0.6 Mbps, con picchi tra i 49.8 Mbps e i 2.4 Mbps. Sempre più spesso gli smartphone sono il punto di partenza per molti tipi di transazioni e di ricerca on-line.
Pertanto le imprese devono considerare i dispositivi mobili come il loro principale punto di interazione con i clienti.

In questo scenario, approfondiamo con Luca Collacciani, Regional Manager Akamai Italia, i temi che si pongono per le aziende che vogliono offrire servizi e web experience agli utenti in mobilità e quali possono essere le strategie per superare l’ostacolo rappresentato dal picco minimo di connettività.

D: Sulla base di quali dati si può dire che il punto di ingaggio principale delle connessioni internet è diventato il dispositivo mobile?

C: I dispositivi mobili iniziano a diventare il principale punto di accesso a Internet ed uno dei canali preferenziali. Secondo i dati riportati da Facebook il numero dei loro utenti attivi da dispositivi mobili è di 1 miliardo di persone. Goldman Sachs ci dice che il valore del mobile commerce sarà di 244 miliardi di dollari, rispetto ai 133 miliardi di dollari nel 2013. Durante l’ultimo quarto del 2013, sempre secondo Goldman Sachs, più della metà dei clienti di Amazon ha acquistato da un dispositivo mobile.
A dimostrarlo ci sono anche molte ricerche: una tra tutte è la recente pubblicata da Audiweb by Nielsen, dalla quale risulta che l’accesso a internet dai nuovi device connessi presenta un tasso di penetrazione rilevante principalmente tra i possessori di cellulari e smartphone, con 22 milioni di individui (il 47% degli italiani tra gli 11 e i 74 anni) che dichiarano di poter accedere a internet dal proprio device, mentre l’accesso da tablet e’ disponibile per circa 7 milioni (il 15% dei casi).

D: Alla luce dei dati, come si configura il tema della prestazione di accesso al servizio online? Chi deve essere il primo garante, il provider o l’azienda che lo fornisce?

C: In questo contesto, è chiaro che l’obiettivo di ogni azienda deve essere quello di far vivere ai propri clienti un’esperienza online ineccepibile ovunque e in ogni momento, tagliata sulle esigenze dettate dal dispositivo utilizzato, dal tipo di browser, dai bisogni stessi del consumatore e da numerosi altri fattori. Questo è ciò che, in Akamai, chiamiamo Situational Performance, un concetto che va a stravolgere la fruizione del web così come la conosciamo: non più semplici siti mavere e proprie esperienze.

D: Esiste una soglia minima di prestazioni? Se sì, cambia nel tempo, e con quali ripercussioni sui servizi?

C: Il requisito fondamentale per l’utente finale è un accesso veloce e senza problemi, che consenta una navigazione ottimale tanto a casa propria così come all’interno di un negozio: il trend è quello della convergenza dei canali. Ciascuna azienda dovrà dunque erogare esperienze di alta qualità, coerenti su più fronti e, soprattutto, veloci. Anche i tempi di fruizione del sito sono infatti determinanti.
Qualche numero per capire la portata del fenomeno: da un’indagine commissionata da Akamai nel 2009, risultava che il 47% degli utenti si aspettava tempi di caricamento di un sito web – da pc – pari o inferiori ai 2 secondi.
Nel 2012, quando lo stesso tipo di ricerca è stata condotta esclusivamente su utenti tablet, la percentuale è salita al 70%.

D: Come un’azienda si deve strutturare per soddisfare le aspettative dei propri utenti ? Quali strumenti ha in mano?

C: Rispetto al pc, ad esempio, andranno ridotti i byte erogati all’utente finale, il numero di richieste http e accelerato il rendering della pagina web. Un’operazione non semplice da affrontare da soli, per la quale vengono però in aiuto soluzioni di cloud che consentono di ottimizzare la distribuzione dei contenuti sia su rete fissa sia su rete mobile migliorando la fruizione dei contenuti a seconda della situazione in cui si trova l’utente. In questo modo le performance di un sito o di un’applicazione web possono migliorare notevolmente, portando maggiori vendite oppure aumentando la fidelizzazione al brand.

D: Quali strumenti o metodi per monitorare la prestazione di rete verso gli accessi mobili possono essere realisticamente usati dalle aziende?

C: Una volta analizzati i propri canali e raccolta l’intelligence relativa attraverso strumenti di monitoraggio delle performance degli utenti reali (Real User Monitoring), per migliorare la performance del proprio sito è necessario passare all’ottimizzazione dell’esperienza di shopping.
Un’operazione certamente non semplice, per gestire la quale vengono però in aiuto tecnologie di cloud optimization che, grazie a funzioni quali la compressione delle immagini, il riconoscimento intelligente dei dispositivi e la Front-End Optimization, consentono ai retailer di adeguare l’erogazione dei propri contenuti in tempo reale in base a parametri come velocità di connessione e caratteristiche del dispositivo. Basandosi su questa combinazione di fattori, Akamai è in grado di individuare le ottimizzazioni più appropriate per ciascun scenario e applicarle in maniera intelligente in real time senza compromettere l’ esperienza di fruizione degli utenti.

D: Rispetto a tutti questi temi, qual è la proposta Akamai?

C: Mai come oggi, c’è la necessità di ottimizzare esperienze su mobile, tablet e web. Akamai offre diverse soluzioni, a seconda delle necessità dell’azienda: tra queste, le soluzioni web Aqua e in particolare la soluzione AquaIon Mobile che offre funzionalità di ottimizzazione intelligente, specifiche per garantire agli utenti finali le migliori esperienze su web mobile o su applicazioni native connesse.
Questa soluzione include soluzioni avanzate per il resizing delle immagini, il riconoscimento di ogni dispositivo mobile e l’ottimizzazione del codice delle pagine tutto in real time in modalità cloud.

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