Aisoftw@re torna al core business

La società torna a focalizzarsi sul suo ruolo di software house per i settori finanziario e bancario, medicale e della difesa. In arrivo un aumento di capitale

9 luglio 2003 L’accordo Basilea 2, tanto
inviso alle piccole e medie imprese e al ministro Tremonti, potrebbe fare la
fortuna delle software house.
Questo è almeno ciò che spera
Aisoftw@re, società quotata al Nuovo mercato, che per reagire
al terribile 2002 ha messo in cantiere un aumento di capitale da cinque
milioni di euro
oltre a un piano di ristrutturazione.
La data
dell’aumento di capitale, per il quale al momento non è previsto l’intervento di
un consorzio di garanzia, dovrebbe essere decisa la prossima settimana dal
consiglio d’amministrazione mentre il presidente e amministratore
Francesco Gardin
ha anticipato che aderirà pro quota riservandosi di
aumentare ulteriormente la sua partecipazione sull’inoptato.
Per quanto
riguarda la ristrutturazione, come è normale in tempi difficili, la software
house milanese ha deciso di concentrarsi sul core business dismettendo
l’area di venture capital
.
Aisoftw@re torna così a essere un gruppo
produttore di software con tre società Financial solutions, Medical
solutions e Technologies & solutions e professional services

concentrate sul mercato bancario e finanziario, medicale, per la difesa, oltre
ad assicurare servizi It che la società intende elevare di livello per sfuggire
alla competizione sempre più dura che ha comportato fenomeni di downpricing per
l’eccesso di offerta.
La società sta procedendo alla vendita di un
ramo d’azienda
che riguarda un settore non strategico, prevede una
ulteriore riduzione del personale e prosegue nelle trattative per l’inserimento
nelle società che si occupano di prodotti specifici di nuovi partner.
Il
primo quarter si è chiuso con un valore della produzione di 6,2 milioni
di euro, Ebitda negativo per un milione di euro (+35% sul 2002) ed Ebit negativo
per 2,1 milioni di euro (+18% sul 2002).
L’utile dopo le imposte è
negativo per 2,5 milioni di euro, mentre la posizione finanziaria netta è
negativa per 13,3 milioni di euro.

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