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Airi, Industria 4.0 è possibile

Le tecnologie prioritarie nel settore dei beni strumentali richiedono maggiori investimenti. Rispetto ai livelli attuali di spessa da parte delle imprese, servono 400 milioni di euro in 3-5 anni da destinare alla ricerca industriale condotta nel manifatturiero avanzato.
Si tratta di sviluppare macchine per sistemi di produzione intelligenti eco-sostenibili secondo il paradigma della smart-factory, oltre che strumenti sempre più digitalizzati per la progettazione e simulazione.
L’elenco comprende strumenti Cad-Cam, tecnologie avanzate di automazione ed integrazione di sistemi produttivi complessi in grado di permettere produzioni on demand e just in time, Ict e sensoristica ad alto contenuto di digitalizzazione che permettano la crescita sia dell’integrazione della filiera produttiva e distributiva, sia dell’efficienza energetica.

È questa la sintesi dell’analisi di Airi sulle tecnologie prioritarie per l’industria, presentata in questi giorni. Come rilevante ricaduta è risultato che in almeno il 70% dei settori industriali in cui operano i Soci Airi e cioè Ict, Microelettronica, Trasporti, Chimica e Farmaceutica, Energia, Aeronautica e Spazio, vi sono attività di ricerca e sviluppo coerenti con il piano Industria 4.0.

In questi giorni l’Associazione Italiana per la Ricerca Industriale sta presentando il volume “Le Innovazioni del prossimo futuro. Tecnologie prioritarie per l’Industria”, IX Edizione 2016, in quelle città italiane dove si concentrano le eccellenze tecnologiche e industriali italiane che operano sui più attuali temi dell’innovazione tecnologica, quali efficienza energetica, mobilità sostenibile, fabbriche del futuro, chimica sostenibile, medicina personalizzata, spazio ed altre aree avanzate. A Bergamo la presentazione è stata ospitata dal Parco scientifico Kilometro Rosso con la partecipazione di Mirano Sancin, Direttore per lo sviluppo scientifico ed innovazione, e di Alberto Bombassei, Presidente del Parco.

Per Industria 4.0 i finanziamenti sono importanti

Nello sviluppo delle tecnologie prioritarie è molto significativo il ruolo delle prospettive di supporto finanziario fornite dai recenti programmi nazionali di incentivazione, inclusi recenti aspetti innovativi come il Credito d’Imposta e il Patent Box”, ha sottolineato Vitantonio Altobello, Segretario generale Airi, “che però l’Associazione ritiene necessario rivedere e migliorare nel breve termine”.

Per integrarsi nel progetto Industria 4.0 l’industria italiana medio-grande deve sviluppare progetti che abbiano una digitalizzazione spinta e/o che includono macchine e sistemi intelligenti. Si richiederà sia l’acquisizione di strumentazioni più moderne, sia la messa in opera di attività con priorità tecnologiche, in particolare nel settore manifatturiero”, ha commentato Renato Ugo, Presidente Airi; “la recente programmazione del Fondo Crescita Sostenibile a cura del Ministero dello Sviluppo Economico, che in questo triennio ha immesso 1,6 miliardi seguendo Horizon 2020, ha dimostrato che è possibile attuare interventi mirati a sostegno dello sviluppo tecnologico e nel contempo migliorare le procedure di accesso per industrie di media-grande dimensione, coerenti con il progetto Industria 4.0”.

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