Ai nastri di partenza il registro contro lo spam telefonico

Parte il 17 novembre il nuovo registro, che consentirà di porre un freno alla ricezione di chiamate promozionali da parte degli utenti che esprimeranno un esplicito dissenso.

Mancano pochi giorni al varo del “registro pubblico delle opposizioni“, uno strumento che dovrebbe permettere agli utenti di evitare qualunque contatto telefonico da parte di aziende attive nel settore del telemarketing. L’iscrizione al nuovo registro, che sarà possibile a partire dal prossimo 17 novembre, consentirà di porre un freno alla ricezione di chiamate promozionali da parte degli utenti che esprimeranno un esplicito dissenso. L’abbonato al servizio telefonico potrà esprimere la sua intenzione di essere incluso nella “black list” nazionale ricorrendo a molteplici canali (compilazione di un modulo elettronico via web, invio di un’e-mail, fax o chiamata gratuita ad un numero verde).

Come si spiega dal Ministero dello Sviluppo Economico, “l’iscrizione al registro da parte degli abbonati preclude nei loro confronti qualsiasi trattamento per scopi pubblicitari o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale, mediante l’impiego del telefono, senza distinzione di settore di attività o di categoria merceologica“.

Le società di telemarketing dovranno registrarsi al sistema pagando una quota per accedere alla consultazione della “black list“: le liste via a via aggiornate e pubblicate avranno validità limitata in modo da costringere gli operatori ad adeguare frequentemente le proprie basi di dati recependo così i “dinieghi” espressi dagli utenti in periodi più recenti.

Va comunque sottolineato come l’approvazione del regolamento relativo al registro pubblico delle opposizioni rappresenti di fatto un cambio di notevole importanza. Se prima l’utente poteva essere contattato solamente nel caso in cui l’abbonato avesse fornito un esplicito consenso, le nuove regole cambiano il quadro generale: gli operatori di telemarketing, infatti, non saranno autorizzati a contattare coloro che hanno richiesto (“opt out“) l’inserimento della propria numerazione telefonica nella “black list“. Le disposizioni in fase di lancio dovrebbero divenire pienamente valide a partire dal 2 febbraio del prossimo anno: fino ad allora saranno applicate le norme sinora seguite.

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