Agenti intelligenti sorvegliano l’e-commerce

Le grandi piattaforme di amministrazione estendono al commercio elettronico il campo di azione degli agenti. E’ possibile visualizzare l’impatto dei malfunzionamenti su applicativi e middleware e, in alcuni casi, attivare le prime azioni correttive

L’amministrazione del sistema informativo contribuisce per una larga parte
alla qualità del servizio tanto cercata dalle imprese. Questa diventa cruciale
con l’intensificarsi degli scambi commerciali business-to-business (B2B). Per
cogliere la sfida, i produttori di piattaforme di supervisione sviluppano agenti
da porre a livello dell’infrastruttura da sorvegliare. Un agente è un componente
software che raccoglie gli indicatori chiave del funzionamento di
un’applicazione. A partire dal superamento di soglie fissate a priori vengono
lanciati degli allarmi; alcuni agenti sono in grado di attivare azioni
correttive. Computer Associates è in grado di offrire una sorveglianza
predittiva arricchendo la propria tecnologia di agenti intelligenti, battezzati
Neugent. Questi sono concepiti sulla base di reti neurali che modellizzano, per
apprendimento, il comportamento dell’elemento da
sorvegliare.

Accesso alle informazioni via
browser

I Neugent utilizzano le informazioni
raccolte dagli agenti “classici” al fine di predire un possibile
comportamento anormale e agire d’anticipo. Questa tecnologia ha dato vita a
due prodotti: Performance Neugents Network e Performance Neugents
System. Il primo è destinato alla sorveglianza della rete, mentre il secondo a
quella dei sistemi. Attualmente Computer Associates ha deciso di estendere il
settore di applicazione dei suoi Neugent al commercio elettronico e a tale scopo
sta sviluppando opportuni modelli che siano in grado di predire il comportamento
delle applicazioni di commercio elettronico. Tuttavia, sul piano
dell’amministrazione, l’e-commerce rimane povero. L’offerta di Tivoli, per
esempio, è limitata, per ora, a Tivoli Manager for WebSphere, un software che
sorveglia e amministra in maniera centralizzata i server di applicazioni Java di
Big Blue. Il produttore, tuttavia, ha progetti in corso per quanto concerne
la supervisione di server di applicazioni concorrenti. Bmc Software
sembra più
avanti con il lavoro. La casa offre moduli di sorveglianza per una ventina di
soluzioni, compresi i server di applicazioni Java quali WebSphere, WebLogic,
iPlanet, Eai e altri middleware, dando all’amministratore una visione dei
componenti di una piattaforma di commercio elettronico e degli scambi che
intercorrono tra questi. Bmc sembra già al lavoro per adattare l’offerta in
materia di supervisione dei marketplace e delle soluzioni di e-procurement. I
moduli di supervisione per la piattaforma di vendita in linea One-to-One
Enterprise, di BroadVision, e per il software di e-procurement Ariba Buyer
saranno completati da altri rivolti ai marketplace di Ariba e Commerce One. Dal
canto suo, Computer Associates dispone, in versione beta (per ora nota con il
nome in codice Athena) di una soluzione di sorveglianza delle prestazioni delle
applicazioni di tipo Ejb (Enterprise Java beans). Si tratta di agenti
personalizzabili in funzione delle logiche proprie delle soluzioni Java che offrono un vantaggio non trascurabile: l’applicazione
non dovrà venire modificata per installare questa sonda. L’evoluzione in atto nelle piattaforme
d’amministrazione non farà, in ogni modo, che
aumentare il flusso di informazioni che arriva dall’infrastruttura e che
minaccia di “asfissiare” chi le utilizza. Coscienti del problema, i
produttori cercano di presentare gli eventi
in maniera più pertinente. È la logica di Computer Associates con la nuova
versione di Unicenter, lanciata in luglio (vedi pagina XII). Il portale Jasmine
ii Portal dà accesso, in funzione del profilo dell’utente, via un semplice
browser Web, alle informazioni d’amministrazione. Un’altra pista è quella della
presentazione delle informazioni in una forma leggibile. Tivoli, con Tivoli
Business Systems Manager, è già su questa direzione. In caso di incidente
tecnico, infatti,  il software visualizza l’impatto sulle applicazioni
professionali.

Correlare i
servizi e i componenti
Hewlett-Packard prepara Business
Transaction Observer, un sofware che quantifica l’impatto finanziario nel caso
in cui un dato livello di servizio non venga raggiunto. La stesso provvederà poi
a determinare la soluzione meno penalizzante per risolvere un malfunzionamento
o, ancora, il momento più favorevole per intervenire. Dal canto suo, Bmc
Software lavora alla rilevazione dell’elemento tecnico fallace a partire da
un’incoerenza rilevata sul piano di business (per esempio, una cifra d’affari
incoerente con le fatture emesse). Il principio si basa sulla correlazione tra i
servizi e i componenti tecnici. Questo approccio
necessita che l’applicazione utilizzi un livello minimo di servizi
sorvegliati dalla piattaforma d’amministrazione. Inoltre, è ugualmente
necessaria un’analisi del processo, che può richiedere un tempo compreso tra
qualche settimana e diversi mesi. 


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