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A fine 2018, gli accessi complessivi della rete fissa in Italia si riducono di circa 180mila unità rispetto al trimestre precedente. E di 350mila unità rispetto a dicembre 2017. A rivelarlo sono i dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni, diffusi da Agcom, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

I dati evidenziano tuttavia, sottolinea Agcom, profondi mutamenti nella composizione delle tecnologie utilizzate per la fornitura del servizio. A fine dicembre 2014 quasi il 94% degli accessi alla rete fissa era in rame. Dopo quattro anni questi sono scesi al 58%, pari a una flessione di 7,5 milioni di linee.

AgcomNello stesso periodo (dicembre 2014/dicembre 2018) sono cresciuti gli accessi tramite altre tecnologie qualitativamente migliori. In particolare quelle in tecnologia FTTC (+5,9 milioni di unità), FTTH (+540 mila) e FWA (+ 700 mila).

AgcomTale dinamica, sottolinea Agcom, si riflette in un aumento delle prestazioni della rete in termini di velocità di connessione. Le linee con velocità inferiore ai 10 Mbit/s, infatti, rappresentano a dicembre 2018 meno del 25% delle linee broadband e ultrabroadband, rispetto al 75% del dicembre 2014. Nello stesso periodo, viceversa, il peso delle linee con velocità pari o maggiore di 30 Mbit/s è passato dal 3,7 al 45,1%.

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Il quadro competitivo degli accessi broadband e ultrabroadband vede Tim quale maggiore operatore con il 43,9%. È seguito da Vodafone (15,8%) e da Fastweb e Wind Tre con quote comprese tra il 14 ed il 15%.

Il panorama mobile, fotografato da Agcom

Nella rete mobile Agcom ha registrato, su base annua, un aumento complessivo di 3,5 milioni di sim. Tale incremento è dovuto alla crescita delle sim M2M, salite di 4,8 milioni di unita. Mentre quelle “solo voce” e “voce+dati” si sono ridotte di 1,3 milioni di unità.

Tim si conferma market leader (30,7%), seguita da Wind Tre e Vodafone con una quota simile pari al 29,2%. Il nuovo entrante Iliad, nei primi sei mesi di attività, conquista il 2,7% del mercato.

Tuttavia, se si considerano unicamente le sim “human”, escludendo quindi le M2M, il nuovo operatore raggiunge il 3,4%. Mentre Wind Tre, nonostante una quota in calo di 2,5 punti percentuali su base annua, rimane il principale operatore con il 32,8%.

Prosegue a ritmi sostenuti la crescita della larga banda mobile. Nell’ultimo trimestre dell’anno 2018 poco meno del 70% delle linee “human” ha effettuato traffico dati. Con un consumo medio unitario di dati stimabile in 4,27 GB/mese in crescita del 55,6% rispetto a dicembre 2017.

Come gli italiani utilizzano Internet

Per quanto riguarda l’utilizzo di Internet, nel mese di dicembre 2018, 42,5 milioni di utenti medi giornalieri si sono collegati alla rete. Per un totale di 75 ore di navigazione mensile a persona.

Continua a crescere l’audience dei principali social network. Facebook, con 34,8 milioni di utenti unici, si conferma il social maggiormente frequentato, seguito da Instagram e Linkedin.

Passando all’esame dei profili sociodemografici, Instagram, Tumblr, Snapchat si caratterizzano per un maggiore gradimento da parte di un pubblico più giovane. Tutti i social network sono seguiti in modo più intenso, rispetto alla media, da un pubblico dotato di almeno un titolo di studio di scuola media superiore.

Il report completo dell’Osservatorio sulle Comunicazioni n. 1/2019, con tutti i dati e anche per editoria, Tv e settore postale, è consultabile sul sito Agcom, a questo link.

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