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Aerofarms trasforma l’azienda agricola in una fabbrica

Più che una fattoria sembra una fabbrica. Perché Aerofarms ha il vantaggio di sopperire ai difetti delle aziende agricole che consumano grandi quantità d’ acqua e con i l’utilizzo dei pesticidi contaminano le acque sotterranee.

Aerofarms invece lavora in modo differente spostando i campi dall’aperto al coperto e utilizzando meno del 10% dell’acqua utilizzata di solito e nessun pesticida. In questo modo l’agricoltura può essere portata più vicino alle città e alle persone che consumano i prodotti.

Una soluzione che riduce i costi di trasporto, quelli di stoccaggio, il deterioramento e, secondo Aerofarms aumenta la qualità. Grazie alla maggiore consistenza e alla mancanza di pesticidi, la qualità e quindi il prezzo potenziale del prodotto potrebbe infatti aumentare. In questo modo un azienda riduce il rischio e aumento ai margini.

Partner tecnologico di Aerofarms per gli aspetti di IoT è Dell, che inserisce l’esperienza comune nel quadro delle iniziative che vanno sotto il nome di IQT.

Aerofarms

Aerofarms coltiva su 12 livelli

Ma come funziona il sistema?

Siamo a Newark, nel New Jersey a due passi da New York. Qui c’è una fattoria di Aerofarm che si estende al coperto su 22.000 metri quadrati con 12 livelli di spazio coltivabile con vari tipi di insalata, cavoli, foglie di senape e altro.

AeroFarms ha sviluppato un sistema di produzione aeroponica; invece di essere sepolte nel terreno, le radici delle piante sono appese nell’aria e periodicamente spruzzate con una nebbia fine di acqua e nutrienti.

Questo comporta l’utilizzo del 95% in meno di di acqua. Per la luce si utilizzano i Led e le variazioni di luce e soluzione nutritiva permettono di modificarne il gusto. Migliaia di sensori monitorano temperatura, umidità e  livelli di CO2 nell’ aria, così come il tasso di crescita e anche la forma delle foglie. Niente è lasciato al caso.

In un campo convenzionale, queste stesse piante impiegherebbero da 35 a 40 giorni per crescere. Qui, ci vogliono da 12 a 16 giorni. Vengono prodotte fino a trenta colture l’ anno invece di due o tre in un campo. Le cotture ideali sono gli ortaggi a foglia (nulla da fare per piante che si sviluppano in orizzontale e verticale) e gli ortaggi vengono raccolti e trasportati lo stesso giorno ai supermercati locali, dove vengono venduti a circa lo stesso prezzo della California, all’Arizona e al Messico.

L’invenzione di Despommier

Aerofarms ha trasformato in realtà le intuizioni di Dickson Despommier, docente della Columbia University che nel 1999, ha chiesto ai suoi studenti come pensavano il mondo ideale sarebbe apparso nel 2050. La risposta fu che New York avrebbe dovuto essere in grado di produrre abbastanza cibo per tutti i suoi cittadini.

Ma lo spazio totale coltivabile sui tetti piani di Manhattan, calcolarono, avrebbe alimentato solo il 2% degli abitanti. Allora Dickson Despommier sfidò gli studenti suggerendo loro di spostare la produzione all’ interno degli edifici. In questo modo si è arrivati al concetto di fattoria verticale spiegato in un libro pubblicato nel 2010 da Despommier.

L’anno successivo, tre aziende agricole di questo tipo sono state lanciate in Corea, Giappone e Paesi Bassi. In breve tempo, decine di aziende agricole commerciali verticali sono apparse in tutto il mondo.

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