Adobe e Oracle in linea con Ajax

Le due società fanno piani di sviluppo per il linguaggio della “rich Internet”.

Alla prossima JavaOne di S.Francisco Oracle coglierà l’occasione per ribadire il proprio orientamento ad Ajax (Asynchronous JavaScript and Xml). Lo farà mediante un paio di contribuzioni (che si concretizzeranno nel giro di due mesi) a favore della comunità, sulla scia di quanto fatto con i componenti JavaServer Faces (Jsf) nei confronti del progetto di Apache, MyFaces.

Per il sostegno di Ajax, Oracle proporrà alla comunità opensource il proprio kit di rendering, integrabile con Jsf, in modo da creare un ambiente di operazione visualmente ricco, in sintonia con lo scopo del linguaggio, la creazione di applicazioni Internet maggiormente interattive e consapevole del fatto che per raggiungere l’obiettivo gli sviluppatori devono poter maneggiare agevolmente JavaScript e Dhtml.

Anche Adobe è attiva sul fronte Ajax, avendo rilasciato tecnologia per favorirne la programmazione in contesti di Web design. Si tratta di una pre-release gratuita di un framework, chiamato Spry.

È un sistema centrato su Html, con una libreria JavaScript, sviluppato dagli Adobe Labs (ex-Macromedia), che consente di incorporare Xml in documenti Web utilizzando tecnologie come Html e i Css (Cascading style sheets) e, in minima parte, JavaScript.

In sostanza, Spry punta a far creare pagine Internet abilitate ad Ajax senza obbligare i Web designer a imparare il nuovo linguaggio o a impostare ex-novo il proprio modello di programmazione.

La strada che pare seguire Adobe, quindi, è quella delle curve d’esperienza e del livello di massima semplicità raggiungibile (in contrapposizione a framework come Zimbra o Dojo, funzionanti, ma ritenuti esosi dal punto di vista delle competenze). La società ha raggigunto questa posizione dopo essersi confrontata proprio con i designer Web.

Spry può essere utilizzato con Dreamweaver e con altri strumenti di Web authoring.

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