Home Digitale Adobe CS4: design, video, web (Applilife n. 3, dicembre 2008)

Adobe CS4: design, video, web (Applilife n. 3, dicembre 2008)

Come per la versione precedente, Adobe propone tre suite specifiche che raccolgono i programmi destinati alla creazione di contenuti per la stampa, il Web e il video, oltre a una Master Collection che li comprende tutti.
“Designer e sviluppatori determinano il modo in cui le persone utilizzano le informazioni, condividono le idee, vendono i prodotti, raccontano storie e creano esperienze memorabili – via stampa, online o telefono cellulare”, ha affermato Giuseppe Verrini, Managing Director Southern Europe, Mediterranean, Middle East e Africa di Adobe Systems. “Sia che si tratti di creare una Rich Internet Application, un video o un periodico a elevata tiratura, Adobe Creative Suite 4 offre potenti tecnologie cross-media in grado di elevare prodotti, marchi e idee al di sopra del mormorio di fondo”.
Proprio per facilitare la distribuzione dei contenuti su canali diversi, Adobe si è impegnata nel garantire una migliore integrazione fra le diverse applicazioni, in particolare con Flash, lo strumento principe per la distribuzione dei contenuti sul Web. Ad esempio, un documento creato con il programma di impaginazione InDesign CS4 può essere salvato nel nuovo formato XFL e aperto in Flash per modifi care testo e grafi ca o aggiungere elementi interattivi. Un flusso di lavoro analogo è possibile anche con After Effects, il software dedicato alla produzione di effetti speciali per il video.
Ma andiamo per ordine, cominciando con Photoshop CS4, l’applicazione per il ritocco fotografico presente in tutte le suite, in versione base in quelle Standard ed Extended nelle Premium. Grazie al supporto delle schede grafiche più recenti, è stata notevolmente migliorata la velocità di visualizzazione delle immagini a schermo e la loro nitidezza a qualsiasi rapporto di ingrandimento; inoltre, con lo strumento Canvas Rotation si possono ruotare le immagini in modo da facilitare gli interventi a mano libera.
Un’altra novità è costituita dalla possibilità di combinare fotografie dello stesso soggetto con differenti punti di messa a fuoco, in modo da ottenere un’unica immagine perfettamente nitida, funzionalità molto utile per la fotografi a di oggetti di dimensioni ridotte. Inoltre, è stata estesa la possibilità di elaborazione di oggetti 3D: oltre a poter cambiare il punto di vista, si possono modificare le texture direttamente in Photoshop e aggiungerne di nuove, sia utilizzando immagini preesistenti, sia con i vari strumenti di pittura.

Grafica all’estremo
Qualche novità anche per il programma di grafica vettoriale Illustrator CS4, un’altra applicazione comune a tutte le suite: la più rilevante consiste nella creazione di più artboard all’interno dello stesso documento che possono essere salvati come documento PDF multipagina. La gestione di effetti di trasparenza sulle sfumature a più colori, unita alla possibilità di assegnare riempimenti multipli allo stesso oggetto, permette poi di riprodurre tramature sfumate, come quelle di un tessuto stampato. Tra gli strumenti fa poi la sua apparizione il pennello Blob che permette di creare tracciati complessi con semplici tratti di pennello. L’utilizzo delle guide sensibili è stato reso ancora più intuitivo, con l’aggiunta di informazioni sugli oggetti nella posizione del cursore, mentre l’anteprima degli Stili grafica degli oggetti selezionati permette di valutare immediatamente il risultato. Infine, con Illustrator CS4 viene fornita una nuova libreria di stili predefiniti, con effetti di sfumatura e ombreggiatura.

Animazioni più semplici
Il programma per la creazione di contenuti interattivi per il web Flash CS4 è l’altra applicazione presente in quasi tutte le suite: solo la Design Standard ne è priva.
Con questa versione fa il suo debutto l’animazione basata su oggetti: i frame intermedi possono essere realizzati molto più rapidamente e, in seguito, è possibile modificare facilmente sia la durata sia il percorso, anche nello spazio tridimensionale. Sempre in tema di animazione, è stato aggiunto il supporto per la cinematica inversa, funzione tipica dei programmi di animazione 3D che permette di controllare il movimento di più oggetti con snodi predefiniti: l’esempio tipico è quello di una marionetta, ma questa tecnica può trovare applicazione in molti altri campi, come la simulazione del movimento dei leveraggi di un meccanismo. I movimenti possono essere poi perfezionati servendosi del pannello Motion Editor che ricalca da vicino quello presente in After Effects. Essendo poi l’animazione basata su oggetti, è possibile assegnare a un nuovo oggetto un movimento defi nito in precedenza e con il programma vengono forniti una serie di preset che possono rendere più rapido il lavoro.
Come accennato all’inizio, grazie al nuovo formato XFL si possono creare documenti in InDesign che possono essere poi modifi cati in Flash. L’inclusione di Adobe Media Encoder e il supporto per il metodo di compressione H.264, divenuto lo standard de-facto per la distribuzione di video di qualità elevata a bassi bitrate, permette infine di generare versioni multiple dei contenuti realizzati con Flash CS4.

Non solo su carta
Il campo di applicazione di InDesign come strumento per la creazione di contenuti da distribuire su diverse piattaforme si estende anche con la possibilità di creare direttamente file SWF con tanto di hyperlink, pulsanti per la navigazione e transizioni nel passaggio da una pagina all’altra. La maggior parte delle altre novità di InDesign riguarda l’ottimizzazione dei fl ussi di lavoro. Con la funzione Live Preflight, il programma rileva potenziali problemi già durante la fase di lavorazione, suggerendo le correzioni da apportare. La creazione di documenti multilingua o destinati alla distribuzione su canali diversi può essere gestita in modo ottimale grazie alla nuova funzione testo condizionale mentre le guide sensibili facilitano l’allineamento e la spaziatura degli elementi all’atto del loro inserimento nell’impaginato.

Sviluppo più facile
Per quel che riguarda DreamWeaver, lo strumento per l’authoring presente nelle Creative Suite Web, l’interfaccia è stata completamente ridisegnata per uniformarla a quella delle altre applicazioni CS4 ed è stato introdotto il motore open source WebKit, usato da Safari e Adobe Air, che permette di visualizzare in anteprima le modifi che apportate al codice, garantendo un ottimo livello di interattività. Inoltre, le funzioni di auto completamento per alcuni dei framework Ajax e JavaScript e il controllo della sintassi permettono di creare al primo colpo un codice virtualmente privo di errori. Grazie al servizio online InContext Editing è poi possibile aggiornare il contenuto delle pagine utilizzando un qualsiasi browser web, lasciando inalterati tutti gli elementi che devono rimanere tali e impostando gli stili CSS in modo da verificare che i nuovi contenuti siano formattati in modo appropriato e consistente.

Un ascoltatore attento
Passando alla Suite Production Premium, la novità di rilievo per il programma di montaggio video Premiere è la funzione di trascrizione del parlato, anche in italiano, contenuto in una clip video: grazie a questa, è possibile creare un file di testo ricercabile che può essere inserito fra i metadata associati alla clip. Nel seguito, selezionando una qualsiasi parola, la clip si posiziona immediatamente nel punto corrispondente. Questa funzione è disponibile anche in SoundBooth, il programma per l’editing dell’audio, che si integra ancora più strettamente con Premiere grazie alla funzione Dynamic Link, che permette di passare da un’applicazione all’altra della suite senza dover necessariamente effettuare il render. Ad esempio, un mixaggio audio multitraccia realizzato con SoundBooth può essere inserito in Premiere come traccia stereofonica, pur conservando la possibilità di modificare in seguito separatamente qualsiasi traccia. Migliorata anche l’integrazione fra After Effects e Flash: le composizioni realizzate con il primo possono essere importate in Flash mantenendo separati tutti gli elementi e semplifi cando così le successive fasi di lavorazione. Il corredo di fi ltri di After Effects si estende con il Cartoon Effect e il Bilateral Blur, e con il programma viene fornito anche Mocha, un raffi nato modulo esterno per il tracciamento del movimento. Infi ne, OnLocation è ora disponibile per la piattaforma Mac OS. OnLocation permette di utilizzare il disco rigido del Mac per la registrazione in diretta del segnale proveniente da una telecamera collegata in Firewire, mettendo a disposizione tutta una serie di strumenti per la corretta regolazione del video e dei livelli audio. Anche l’interfaccia di OnLocation è stata completamente ridisegnata ed è ora del tutto simile a quella delle altre applicazioni Adobe.

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