Accesso al credito: le più in difficoltà sono le imprese con meno di 9 dipendenti

Secondo Confcommercio quasi un quarto delle imprese del commercio, del turismo e servizi ha ottenuto un importo inferiore a quello richiesto o addirittura si è vista rifiutare del tutto la richiesta del finanziamento.

A fornire i dati è l’Osservatorio sul credito per le imprese del commercio, del turismo e dei
servizi, realizzato
da Confcommercio-Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Ricerche di
Mercato: nel quarto
trimestre 2010 le imprese che hanno dichiarato di essere
riuscite a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario sono state il
51,1%, il 39,7% quelle che hanno dichiarato di esservi riuscite ma con qualche
difficoltà e il 9,2% le imprese che hanno dichiarato di non esservi riuscite. Le previsioni per i primi 3 mesi del 2011,
sottolineano da Confcommercio, dovrebbero essere «leggermente migliorative».

Se dalla domanda di credito è possibile cogliere qualche segnale di vitalità con quasi il
26% delle imprese che si sono rivolte al sistema bancario per ottenere un
finanziamento (il 3% in più rispetto al trimestre precedente), quasi un quarto
delle imprese, il dato più alto da due anni a questa parte, ha ottenuto un
importo inferiore a quello richiesto (20,6%) o addirittura si è vista rifiutare
del tutto la richiesta del finanziamento (4%). In deciso peggioramento
la percezione da parte delle imprese circa i costi dell’offerta di credito da
parte delle banche: aumentano, infatti, il costo dei finanziamenti, quello
delle altre condizioni e quello dei servizi bancari. Interessante notare due
cose: la prima è che le lamentele arrivino in prevalenza dalle medie e grandi
imprese, la seconda che il consistente numero di imprese del terziario che
evidenza un aumento rispetto al trimestre precedente del costo dei servizi
bancari è ben il 23,1%.

Le
imprese più in difficoltà a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario sono
risultate le microimprese (1-9 addetti), operative nel settore del commercio e
residenti nel Sud Italia. Le imprese che più delle altre sono riuscite al
contrario a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario, senza manifestare
alcun genere di difficoltà, sono state le medie e le grandi imprese, operative
nel settore dei servizi, residenti nelle regioni del Nord-Ovest e del Nord-Est del nostro Paese.

Il quarto trimestre del 2010 segnala, rispetto ai
trimestri precedenti, un’inversione di tendenza riguardo la percentuale delle
imprese che si sono rivolte al sistema bancario per ottenere un finanziamento.
Il 25,7% delle aziende del commercio, del turismo e dei servizi ha dichiarato
di essersi rivolto alla propria banca per chiedere un fido o per rinegoziare un
fido esistente, il trimestre precedente tale percentuale era del 22,5% e quello ancora prima era risultata pari al 22,3%.

Le imprese che hanno chiesto un finanziamento,
segnalando un rinnovato dinamismo rispetto al passato, prevalgono nelle regioni
del Nord-Ovest e del Nord-Est, mentre al contrario al di sotto della media sono
risultate quelle residenti nelle regioni del Meridione.

Nell’ambito della percentuale delle imprese che
hanno chiesto un finanziamento, il 58,5% ha visto accogliere la propria
domanda di credito con un ammontare pari o superiore rispetto a quello richiesto,
il 20,6% delle imprese ha visto accogliere la propria domanda, ma con un
ammontare inferiore rispetto a quello richiesto mentre il 4,0% ha visto respingere la
propria domanda di credito.

E’ anche aumentato nel quarto trimestre del 2010 il costo dei
finanziamenti resi disponibili dalle banche per le imprese del terziario.
L’indicatore congiunturale è risultato pari infatti a 17,1 rispetto al 14,6 del
terzo trimestre.

Rispetto al periodo precedente crescono le
percentuali delle imprese che a garanzia dei finanziamenti hanno fatto ricorso
a soggetti “terzi” (diversi dai Confidi) e ai Confidi, mentre diminuiscono le
percentuali delle imprese che hanno fatto ricorso a “garanzie reali” messe a
disposizione da parte delle imprese stesse.

Nei mesi di ottobre, novembre e dicembre del 2010 è
risultata in aumento la percentuale delle imprese che non ha dovuto fare
ricorso ad alcuna forma di garanzia a copertura dei finanziamenti ricevuti.
Tale percentuale è risultata pari al 14,7%, mentre era risultata pari al 10,6%
nel trimestre precedente.

L’analisi dei cosiddetti “costi dei servizi
bancari” (es. tenuta conto, emissione disposizioni, pagamento effetti,
movimenti di titoli e così via) mostra un deciso peggioramento al termine del 2010.
L’indicatore congiunturale ha fatto registrare un saldo pari a -21,9, ben
superiore rispetto al precedente -10,4. In percentuale il 23,1% delle
imprese del terziario ha affermato che la situazione del costo dei servizi
bancari è peggiorata nel quarto trimestre del 2010 rispetto al trimestre precedente.
Il 75,8% ha affermato che la situazione è rimasta sostanzialmente invariata,
mentre un esiguo 1,1% ha affermato che la situazione del costo dei servizi
bancari è migliorata.

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