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Accessibilità e inclusione nel nuovo Codice Appalti

Nel giorno in cui l’Italia ha approvato in via definitiva la legge del cosiddetto “Dopo di noi”, dedicata all’assistenza ai disabili che restano orfani, Roma ha ospitato Accessibilità & Tecnologie, un evento dedicato al ruolo della PA per l’inclusione digitale e l’accessibilità negli appalti pubblici.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa il 15% della popolazione mondiale soffre di disabilità di diverso tipo. Nella sola Unione Europea, in particolare, risultano esserci circa 80 milioni di soggetti con disabilità, ossia più del 15% della popolazione totale. Attualmente però il tasso di occupazione delle persone con disabilità nell’Unione Europea è pari al 48%, a fronte di un terzo dei disabili totali che versa sotto la soglia di povertà.

L’evento, organizzato da Microsoft e Uninfo, è servito ad avviare un confronto con membri del Parlamento, esponenti del Governo, rappresentanti dell’Agenzia per l’Italia Digitale, di UNINFO e delle principali Associazioni nazionali delle persone con disabilità. Al centro dell’attenzione l’accessibilità dei servizi e dei prodotti Ict nel settore pubblico contenuta nel nuovo Codice Appalti (D. lg. 50/2016) e per discutere della sua implementazione nel nostro Paese, in linea con gli Standard europei.

In Italia, l’innovazione digitale e l’accessibilità sono temi ai quali le Istituzioni hanno sempre dimostrato grande sensibilità, sancendo il diritto di accesso agli strumenti informatici per le persone con disabilità già dal 2004 con la Legge Stanca. Come spesso accade la legge è stata sostanzialmente disattesa nel controllo, ma adesso le cose sembrano cambiate: alle norme europee (direttiva 2014/24/UE, standard EN 301 549) implementate in Italia si affiancano il Dl 179/2012 sul monitoraggio delle attività, reso operativo da svariate circolari Agid, l’ultima delle quali è la 1/2016.

In particolare, nel nuovo Codice Appalti è stata inserita la necessità di prevedere che le tecnologie siano scelte in modo tale da assicurare l’accessibilità delle persone con disabilità, conformemente agli standard europei.

Stiamo assistendo tutte le Pa nella redazione del piano triennale per il front-office unitario di Italia Login”, ha dichiarato Maria Pia Giovannini, Responsabile Area Pubblica Amministrazione in Agid. Tra gli strumenti, dal 23 marzo è attiva una web app specifica, ben accolta dagli operatori: “ne hanno fruito circa tremila amministrazioni, tra le quali 1.300 scuole e 1.100 Comuni”.

Proponiamo un cambiamento di modello nel procurement di tecnologia verso una società davvero inclusiva”, ha spiegato Alex Li, Strategic Standards Analyst di Microsoft; “abbiamo investito molto negli standard europei, e oggi i nostri prodotti in vendita nel Vecchio Continente sono identici a quelli statunitensi”. Per chiudere il cerchio, oltre ad aziende, pubbliche amministrazioni e utenti, sono state dedicate attenzioni anche agli sviluppatori.

 

 

 

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