A fine luglio la decisione tra Microsoft e l’Ue

Tempo quasi scaduto, in realtà. Le procedure tecniche spostano di qualche settimana le decisioni definitive.

Sembrava fosse tempo scaduto. Eppure il colpo di scena, se pure ancora
lontano da una decisione definitiva, c’è stato.
La questione tra Microsoft e
l’Unione Europea deve essere risolta in ogni caso entro l’eastate, lasciando per
altro fuori la finestra del mese di agosto.
Il che, tradotto in termini
pratici, significa che a Microsoft è stato concesso tempo ulteriore, fino al
mese di luglio, per mettersi in regola con quanto stabilito nel mese di marzo
dello scorso anno.
Tecnicamente, Microsoft ha 10 giorni ora per presentare un
piano definitivo sulle modalità di adesione alle richieste della Ue.
Se la Ue
non dovesse trovare soddisfacente la proposta, deve notificarlo formalmente a
Microsoft, concedendo alla società ulteriori 10 gioni per la risposta.
E solo
se anche la risposta non dovesse essere ritenuta adeguata, l’intera commissione
potrà votare l’ammenda pecuniaria.
Calendario alla mano, significa che si
arriverà senza troppa fatica verso la fine del mese di
luglio.

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