4,2 miliardi di dollari per i partner Microsoft

Nella terza giornata di Wpc parla Jon Roskill che inquadra le opportunità per i partner nel nuovo anno fiscale.

Toronto – Il terzo giorno della Wpc, l’ultimo prima delle sessioni regionali che si svolgeranno domani, è quello motivazionale.
Non un caso che sul palco siano saliti Jon Rokill, responsable dei partner a livello mondiale, e il Chief Operating Officer Kevin Turner.

A Roskill il compito di riassumere le novità annunciate quest’anno e spingere l’acceleratore sul nuovo fiscal year che per i partner prende il via ufficialmente da adesso.
”Sento molta energia – dichiara – e l’energia viene da dove siamo partiti: dalla nostra relazione”.
Parla di 30 anni di crescita costante del business generato con i partner e poi lancia l’affondo, il primo della giornata: ”Il 95 per cento del business di Microsoft arriva al mercato con il canale. Non altrettanto possono dire i nostri competitor”, incalza mostrando i dati di comparazione, che accreditano a VMware al 75%, Ibm al 32% e Cisco al 30%.
Poi torna a giocare in casa: ”Se guardiamo al passato, il 1995 è stato un anno topico, con il rilascio di Windows 95 e con il completamento della nostra offerta con nuovi prodotti. Quell’anno i nostri partner crebbero del 90% anno su anno. Nel 2011, con il lancio di Office 365, abbiamo registrato un crescita del 114% del business generato dai partner in cloud. Adesso arriva un anno spettacolare, con Windows 8 e i prodotti cloud. Ci siamo preparati per questo negli ultimi mesi e adesso ci aspettiamo un Booom”.
Il ”Boom” viene ripetuto più volte, come se i fuochi artificiali stessero davvero scoppiando nell’area del Canada Air Center.

Tornando alla concretezza, Roskill riassume le novità più recenti e quelle che hanno caratterizzato gli ultimi dodici mesi.
Dal rilascio del nuovo Microsoft Partner Network diecimila partner sono ormai coinvolti, mentre è stato introdotto un nuovo modello di incentivazione che copre tutto il ciclo della vendita, andando oltre la transazione fino al supporto.
”Lo scorso anno, con il lancio del Cloud Program, con le declinazioni Essentials e Accelerate abbiamo dato il via al lavoro strutturato sul cloud. Ma siamo solo agli inizi: aspiriamo alla leadership nel business software per il cloud. Non vorrete certo arrivare secondi, vero?”.
Roskill pone forte l’accento sul concetto di ascolto: i partner chiedevano prodotti, relazione, strumenti per fare profitto ”e noi ve li abbiamo dati”.
Poco da aggiungere sui prodotti: la roadmap è stata presentata nei due giorni precedenti. Roskill la definisce la ”più importante release wave di Microsoft” e considerando che gli aggiornamenti riguarderanno l’intera offerta c’è da credergli.
Sul fronte delle relazioni, si punta al rafforzamento, con una serie di figure di interfaccia con i partner: dai partner account manager ai technical advisors, dalle telesale ai solution specialist.
Quanto al profitto, la prima pietra per un nuovo modello di business in the cloud è stata posta con il varo di Office 365 Open, molto, però, dovrà ancora venire.
Intanto, dulcis in fundo, Roskill ha l’atout da giocare: ”Gli incentivi per i partner quest’anno salgono ancora. Sono 200 milioni di dollari in più, così che il totale raggiunge i 4,2 miliardi di dollari”.

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