3Com perde 518 milioni di dollari ma assicura bilanci positivi in sei mesi

Il risultato del quarto trimestre dell’anno fiscale 2001 è in linea con le previsioni negative. Ma l’azienda promette di tornare in nero nel secondo quarter 2002 e di raggiungere il profitto entro la fine dell’esercizio

La fine del quadrimestre coincide con il momento in cui si fanno i bilanci. E
negli ultimi tempi, per molte aziende questo non è stato un bel momento. Ma
d’altra parte ormai siamo abituati a profit warning che avvisano con largo
anticipo di possibili risultati negativi. Così non è una sorpresa per nessuno se
3Com ha chiuso l’ultimo quarter dell’esercizio 2001 con un fatturato di 468
milioni di dollari (era stato di 764 milioni nello stesso periodo dello scorso anno), che equivale a una perdita netta di 518 milioni di dollari:
il risultato è in linea con le stime fornite all’inizio del mese. Le spese
operative, comprese quelle di ammortamento di beni intangibili e di
ristrutturazione ammontano a 452 milioni di dollari.


Ma questoi dati sono già storia. L’obiettivo per il futuro è quello di
tornare a un bilancio positivo entro il secondo trimestre dell’anno fiscale 2002
(ossia la fine di novembre), per recuperare profittabilità nell’ultimo quarter.
«Sappiamo che il percorso non è facile e che dovremo soffrire ancora – ha detto
Riccardo Ardemagni, managing director di 3Com Italia -, ma stiamo rispettando le
tappe che ci eravamo prefissate e siamo sicuri che questa sia la strada
giusta».


Per riuscire nel proprio obiettivo, 3Com non punta solo sulla diminuzione del
personale o sulla cessione in outsourcing di alcune delle proprie attività
(vedasi il recente accordo con Flextronics). Ma ha deciso di restringere al
massimo il proprio raggio d’azione per focalizzarsi solo «su ciò che sa
realmente fare bene», come ha precisato Ardemagni. Questo significa la
limitazione del business a due segmenti: connettività e Lan switching,
infrastruttura wireless e Ip Telephony. Verso tali aree ci sarà un notevole
sforzo in termini di ricerca e sviluppo che porterà a investire buona parte
degli 1,6 miliardi di dollari di liquidità in possesso della società. Ma che
porterà anche al rilascio di nuovi prodotti a scadenze quasi prefissate in ogni
trimestre.


Va comunque precisato che l’andamento di 3Com in Italia è controtendenza,
ossia le attività nel nostro Paese danno un risultato positivo (non è però
possibile conoscere il fatturato preciso perché non viene scorporato
dall’aggregato globale). Questo risultato, ha sottolineato Ardemagni, «è frutto
del fatto che ci siamo concentrati prevalentemente sullo small e medium business,
proponendo al piccolo ufficio prodotti complessi, ma semplici da usare e a
prezzi competitivi».

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