24 punti

Di fronte al fatto compiuto non c’è opposizione che regga.

La vita di un uomo vale 24 punti.
Tanti sono stati quelli con cui la
disciplinare sportiva brasiliana ha penalizzato la squadra di calcio del Sao
Caetano in seguito alla morte del calciatore Serginho, avvenuta lo scorso
ottobre. Difensore di quella che fu tre anni fa la squadra rivelazione del
calcio paulista (un Chievo in salsa churrasco, però che arriva fino in fondo,
vincendo il titolo), Serginho stramazzò a terra al 59esimo minuto della partita
contro il San Paolo, colpito da arresto cardio circolatorio.
Portato in
ospedale, trapassò.
Inchiesta.
Giudizio: società calcistica colpevole.
La giustizia sportiva brasiliana, di fronte al dilemma su come giudicare
l’accaduto, ha stabilito che 24 punti da togliere immediatamente al Sao Caetano,
reo di non aver saputo leggere dentro un’aritmia durante le visite mediche di
rito che sostengono gli atleti, fossero una giusta punizione: quanto basta per
non farlo partecipare alle coppe.
E magari i togati sportivi paulisti
avranno anche commentato: “così imparano”.
Ecco dunque quanto vale la vita
di un atleta professionista.
A saperlo prima uno fa anche due conti.

Conti che, sapendo prima le cose vengono sicuramente meglio. Che conti
avranno fatto quegli analisti che tre giorni prima che Ibm decidesse di vendere
il ramo di azienda dei pc alla cinese Lenovo, hanno detto che il mercato dei pc,
guardacaso, sarebbe stato scenario, da qui a due anni, di uscite di scena
clamorose?
Notare che gli analisti, notoriamente, non intrattengono,
d’abitudine, relazioni d’affari con il macellaio o con casantuoglio, come dicono
a Napoli, ma hanno referenze dirette nel mondo finanziario.
Questioni di
reciprocità.
Saranno stati, probabilmente, della stessa categoria di conti
che hanno fatto tutti i soggetti consci e consapevoli della rifusione
Telecom-Tim.
D’accordo, c’è la pratica sacrosanta del blocco delle
contrattazioni borsistiche.
Ma queste, non ce la raccontano e noi non
veniamo a raccontarvela, sono cose che non si decidono in un giorno.
Si ha
l’impressione che le sommatorie di queste operazioni di cessione, fusione,
pressofusione, pressoché incontrastabili, facciano, alla fine, simbolicamente,
tutte 24 o multipli.
Insomma, ci passano sopra, soprattutto a coloro che
nelle varie Ibm e Telecom ci lavorano.

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