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Nel 2019 vincerà chi capirà meglio il flusso dei dati

Come consuetudine Cisco si è chiesta quali saranno i principali trend del prossimo anno e quali le tecnologie più impattanti, giungendo alla conclusione che protagonista sarà il flusso dei dati.

Come ampiamente previsto nel 2018 una delle principali necessità delle aziende è stata quella di utilizzare meglio i dati disponibili al loro interno. Ottimizzazione e gestione degli ambienti multi cloud sono state le priorità per molte, così come la necessità di integrare la sicurezza quale principio fondante.

Queste tendenze proseguiranno anche nel 2019 che sarà caratterizzato da un mix di espansione e sviluppo dei trend già in atto e rivoluzione verso una digitalizzazione a velocità maggiore.

Intelligenza artificiale e machine learning hanno compiuto progressi nel corso degli ultimi anni, favoriti dalla comunità di ricerca, così come dalla disponibilità di insiemi di dati pronti per il machine learning, dall’aumento della potenza di elaborazione e dai progressi in campo matematico.

Le innovazioni in questi ambiti hanno risolto problemi di vecchia data e applicazioni come le auto a guida autonoma e robot umani, hanno catturato l’immaginazione del pubblico. Ma le aziende sono ancora in una fase di studio della modalità di adozione.

Per utilizzare Intelligenza artificiale e machine learning le aziende devono essere digitalmente pronte: deve essere in atto un processo di acquisizione e trattamento dei dati, collegato a un’adeguata elaborazione che alimenta i sistemi di sintesi per la visualizzazione delle informazioni utili.

Il 2019 sarà l’anno in cui Intelligenza artificiale e machine learning permetteranno agli umani di prendere decisioni più consapevoli e di lavorare più velocemente.

Secondo l’ultima edizione del Cisco Visual Networking Index (VNI), entro il 2022 il traffico IP attraverserà le reti globali in misura maggiore rispetto a tutti i precedenti anni Internet (fino alla fine del 2016).

In altre parole, nel 2022 si creerà più traffico che nei 32 anni dall’inizio di Internet.

La domanda di traffico continuerà a crescere ad un ritmo costante, con il traffico IP globale che crescerà di tre volte dal 2017 al 2022, con un tasso CAGR del 26%.

Entro 2022 il 60% della popolazione mondiale sarà composto da utenti Internet, ma i nuovi utenti saranno raggiunti da un Internet completamente diverso, che collegherà le persone nella loro vita quotidiana attraverso dispositivi wearable, applicazioni home e veicoli a guida autonoma.

Meno visibili ma sicuramente impattanti, saranno i sensori IoT. Oltre 28 miliardi di dispositivi e connessioni saranno online, e oltre il 50% di queste saranno machine-to-machine.

Tutta questa ulteriore connettività umana e M2M porterà ad un forte aumento della velocità della banda larga, Wi-Fi e mobile: la velocità media globale della connessione Wi-Fi e della banda larga fissa raddoppierà entro il 2022, mentre la velocità della connessione mobile sarà più che triplicata rispetto al 2017.

Dall’ultra-HD, al live video e realtà virtuale, la crescita dei contenuti multimediali visual determinerà una notevole richiesta di larghezza di banda.

Entro il 2022 il video costituirà l’82% di tutto il traffico IP. All’interno il live video crescerà di 15 volte dal 2017 al 2022 e conterà circa il 17% di tutto il traffico video Internet, sostituendo gradualmente le tradizionali ore delle trasmissioni televisive.

Il traffico relativo alla realtà virtuale e aumentata crescerà in modo vertiginoso poiché un numero sempre maggiore di utenti e aziende utilizzerà queste tecnologie.

Con nuovi dispositivi hardware disponibili agli utenti e un crescente numero di contenuti di cui usufruire, realtà aumentata e realtà virtuale continueranno a crescere. Il traffico associato alle applicazioni di realtà aumentata e virtuale crescerà di 12 volte nel corso dei prossimi cinque anni. L’anno prossimo vedremo più applicazioni aziendali di VR, dalle demo ai “test drive” virtuali, fino alle valutazioni online di prodotti e immobili.

Nel corso del 2019, il traffico dati mobile continuerà a crescere rispetto ad altre forme di traffico. Con il passaggio al 5G, ancora nella sua fase iniziale, il 3G e il 4G continueranno ad essere i protocolli maggiormente utilizzati.

Il report Cisco VNI prevede che, entro il 2022, il 22% del traffico Internet globale deriverà dalle reti mobile (cellulari) – rispetto al 12% nel 2017.

Come previsto, i carrier mobile di tutto il mondo hanno iniziato a lanciare reti 5G. Gran parte degli esperti di settore sono certi che le implementazioni 5G prenderanno forma nel 2020, quando lo spettro mobile, gli standard, piani aziendali vantaggiosi e altre questioni operative saranno più concreti.

Le blockchain continueranno ad espandersi in aree come la supply chain management, il networking, l’identità digitale e il commercio di valuta. È probabile che tutti i principali cloud service provider avranno implementato una blockchain entro la fine del 2019, diventando un elemento essenziale in gran parte delle offerte AI e IoT entro pochi anni.

Altrettanto interessante è il ruolo che sta assumendo sempre più la blockchain quale propulsore al di fuori dell’azienda. Ad esempio, tra i sui numerosi utilizzi, la blockchain è utilizzata per attestare che i minerali contenuti nei prodotti non provengono da zone di conflitto, per contrastare il traffico di bambini e per comprare – vendere energia su micro reti indipendenti.

Cisco crede nelle partnership con organismi quali Trusted IoT Alliance, Hyperledger e Blockchain Research Institute come mezzi per esplorare il potenziale della Blockchain. Partnership di questo tipo giocheranno un ruolo sempre più importante nei prossimi anni nell’individuazione di casi d’uso innovativi.

Cavi Networking banda ultralarga

Durante il 2019, sempre più aziende dovranno concentrarsi sulla trasformazione della rete per poter continuare a fornire ai clienti esperienze di qualità.

Le reti attuali non sono state create per soddisfare le esigenze di networking dei prossimi anni. Che si tratti di 5G, realtà virtuale, IoT o intelligenza artificiale, dietro a questi trend tecnologici in crescita c’è un backbone digitale composto da una moltitudine di reti pubbliche e private. E con un milione di “cose” che andranno online ogni ora entro il 2020, tale infrastruttura è sottoposta a una pressione sempre maggiore. L’aumento del numero di dispositivi, dei requisiti di larghezza di banda e delle superfici di attacco, fa sì che la gestione manuale delle reti non sia più possibile.

Le aziende devono poter abilitare qualsiasi dispositivo, da qualsiasi luogo, in qualsiasi momento, attraverso più domini. Ciò che prima veniva concepito come rete indipendente – da creare separatamente e in modo interconnesso – ora deve essere riunito in un’unica architettura multi-dominio. Tale architettura dovrà essere automatizzata, anticipando le azioni e l’intento per ottimizzarsi, apprendere e auto-curarsi, il tutto con la sicurezza quale principio fondante

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