1.700 milioni di smartphone, grazie ai nuovi mercati

Saranno i mercati mergenti, in primis la Cina, a guidare la crescita del comparto smartphone nei prossimi cinque anni. Lo sostiene Ovum, che guarda anche all’ecosistema.

Secondo gli ultimi dati resi noti da Ovum, il mercato mondiale degli smartphone è destinato a raggiungere il tetto dei 1.700 milioni di unità entro il 2017, grazie anche al crescente dinamismo dei mercati emergenti.
Già alla fine dello scorso anno, sostiene la ricerca, il 35% dei 450 milioni di smartphone venduti in tutto il mondo, vale a dire 160 milioni di unità, sono stati acquistati in mercati nuovi e potenzialmente molto interessanti, tra i quali spicca, naturalmente, la Cina.
Proprio il mercato cinese si è aggiudicato la fetta più rilevante del comparto e sembra destinato a fare da capofila anche negli anni a venire.

Il risultato di questa nuova propensione all’acquisto da parte di mercati nuovi sta avendo come effetto una proliferazione di dispositivi, soprattutto a basso prezzo, in grado cioè di indirizzare una capacità di spesa inferiore in Paesi nei quali la pratica delle vendite sussidiate non è ancora consolidata.

In Cina i player locali che stanno entrando nel mercato degli smartphone, come Baidu e Alibaba, stanno in questo momento puntando su Android, scegliendo tuttavia il percorso della customizzazione dell’Os, così da renderlo un prodotto maggiormente distintivo e personalizzato per l’utenza di riferimento.
Del resto, è chiaro per tutti, e Ovum lo evidenzia, che la crescita degli smartphone si accompagna a un altrettanto importante sviluppo dei servizi online, come cloud, storage e pagamenti in mobilità.
Gli analisti lo chiamano ”momentum”, e sembra davvero essere arrivato.

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